XLVIII Festival di Morgana
Palermo 3_12 novembre 2023
Museo internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino
Chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferi.
***
Burattini, ombre, guanti, guarattelle: al via il Festival di Morgana
In scena dal 3 al 12 novembre con i protagonisti del teatro di figura, dalla lontana Giava, alla Spagna, alla Francia, fino alle eccellenze italiane, tutte da (ri) scoprire. E dopo? Spazio a Morgana OFF
Un viaggio apre sempre le porte della mente e del cuore. Se poi è condiviso, se permette, attraverso una moltitudine di storie e di iniziative, di condividere emozioni, punti di vista, realtà, perfino proposte, allora siete arrivati al Festival di Morgana.
Il ricchissimo calendario dell’edizione numero 48, dal 3 al 12 novembre, è stato presentato stamattina al Museo delle Marionette. Sono intervenuti Giampiero Cannella, assessore alla cultura del Comune di Palermo, Juan Carlos Reche, direttore dell’Instituto Cervantes di Palermo, Eric Biagi, direttore dell’Institut français Palermo e Rosario Perricone, direttore del Museo internazionale delle Marionette.
"Il Festival di Morgana - afferma Giampiero Cannella, assessore alla cultura del Comune di Palermo - rappresenta un fiore all'occhiello per la nostra città e per tutta la Sicilia. Nei suoi oltre 40 anni di vita, ha saputo conservare una tradizione che altrimenti si sarebbe persa, ha portato a Palermo il teatro di immagine da tutto il mondo, con un'attenzione costante all'innovazione. Auguri, quindi per questo ennesimo traguardo".
“Quest’anno protagonisti indiscussi del Festival di Morgana saranno i burattini, declinati in ombre figure del wayang kulit ed ancora guarratelle e pupi. Lo spazio del Museo Pasqualino sarà animato da nuove forme di espressività dove l’immagine si fonde con nuove tecnologie e la musica, in tutta la sua magnificenza, arricchirà questo grande palco. Una rassegna dominata dall’eccellenza di un genere di teatro che “ingloba” l’antica arte dei burattinai e degli ombristi (dalang), rappresentanti di un’arte proclamata patrimonio dell’Unesco. Un’esperienza teatrale – commenta Rosario Perricone, direttore del Museo delle Marionette - che affonda le sue radici in epoche antichissime e che porta gli eruditi e preziosi saperi nella contemporaneità. In questa 48ma edizione abbiamo voluto accorciare le “distanze” che dividono un’ombra di Giava dal “guanto” spagnolo, un pupo da un burattino veneto. Pagine differenti di un unico libro, fatti della stessa sostanza. Rappresentazioni esemplari, identità, culture e tradizioni che si mescolano per dar forma ad un festival d’eccezione”.
Il Festival di Morgana 2023 si svolgerà tra il Museo delle Marionette e la chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferi. Due porte di accesso al viaggio e allo stupore, dagli imponenti spettacoli di ombre giavanesi alla Spagna, con uno spettacolo felicemente surreale, alla Francia, con il suo mondo immersivo tra musica, figure, cinema. Il fil rouge, dunque, sono i burattini, in tutte le loro declinazioni: di ombre abbiamo giù accennato, ma ci sarà spazio per la migliore tradizione del teatro di burattini provenienti da tutta Italia. Ecco che Arlecchino dividerà i giorni del Festival con Brighella, che Orlando guarderà di sottecchi a Colombina e Pantalone. Una ricchezza, il teatro dei burattini italiano: se ne parlerà nel corso della tavola rotonda La comunità di pratica dei burattini, da dove parte la proposta: perché non fare dei burattini italiani un patrimonio dell’umanità?
Intenso il programma dei convegni scientifici e delle riflessioni sulle arti e la loro rappresentazione del mondo, ci sarà spazio per i laboratori per bambini (non potevano che essere sulle ombre giavanesi e il loro universo) e le presentazioni di libri rivolte ai più piccoli e non solo: nasce Armuzze (Edizioni Museo Pasqualino), primo libro per giovanissimi sul Giorno del Morti, di Alessia Franco, con le illustrazioni di Cristina Stassi. E poi appuntamento con i racconti… di racconti del libro di Alfonso Cipolla Orchi, antropofagi e macellai. Storie varie per bambini succulenti (Edizioni SEB27).
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria a www.festivaldimorgana.it
Il programma
Si parte venerdì 3 novembre alle 18 al Museo delle Marionette con l’inaugurazione di due mostre, che uniscono in un abbraccio la Georgia e la Sicilia. Dal Paese caucasico arriva A sculture in play, a cura di Tamta Akhalkatsi e Tinatin Sachaleli. Un’affascinante mostra di marionette realizzate dal burattinaio metodista georgiano Bachana Khalvashi sul Misantropo di Molière e sulla Vita dei Re della Bibbia.
La Sicilia figura invece con la preziosa mostra II fischio dei pupi, in occasione del prestito della collezione di fischietti in terracotta di Mario ludici, provenienti dalla Casa-Museo Antonino Uccello. Non semplici dispositivi sonori ma oggetti di iniziazione a riti: nelle giornate di festa, raccontava Antonino Uccello, questi fischietti erano venduti sulle soglie delle chiese ai ragazzi che li utilizzavano per emulare la processione.
Alle 21 e ancora al Museo Pasqualino, ecco il primo spettacolo: La missione di Anoman, delle compagnie Pantcha Indra e Gamelan Gong Wisnu Wara. Uno spettacolo imponente, un tuffo nel cuore del Ramayana, antichissimo poema epico indiano. La missione di Anoman è un episodio rappresentato sotto forma di wayang kulit, cioè "teatro delle ombre" di Giava, tra narrazione e musica. Un racconto affascinante, a cui dà corpo il dalangm che manipola le marionette e racconta l'episodio, accompagnato da musicisti gamelan.
E da questa antichissima cultura parte la giornata di sabato 4 novembre alle 17, sempre al Museo, con un’attenzione, come è nello spirito del Pasqualino, ai più piccoli, che verranno coinvolti nel laboratorio Il teatro delle ombre Giavanesi e il Gamelan. Un’occasione unica, che permetterà ai bimbi di apprendere le tecniche del teatro delle ombre e quelle di base della musica gamelan giavanese direttamente dai maestri, utilizzando gli stessi strumenti e materiali di scena che verranno impiegati per la performance serale.
Alle 21, infatti, si sogna ancora con una replica della La missione di Anoman.
Il primo weekend del Festival di Morgana si chiude quindi domenica 5, con il laboratorio Il teatro delle ombre Giavanesi e il Gamelan per i più piccoli, alle 11, e, alle 17, con la replica finale del capolavoro di ombre giavanesi.
Lunedì 6 novembre dalle 16 e martedì 7 dalle 9, gli studiosi si daranno appuntamento al Museo Pasqualino per il convegno Cultura Visuale. Metodologie e prospettive della ricerca.
L’incontro, promosso dal Dottorato, dal Laboratorio di studi culturali del Dipartimento Culture e società, dal Centro di Studi avanzati dell’Ateneo e dal Museo internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, vuole affrontare la questione delle metodologie e delle prospettive della ricerca di un campo di indagine indisciplinato per definizione, situato alla convergenza tra discipline tradizionali, quali gli studi sulla letteratura, sul cinema, l’estetica, la storia dell’arte e l’antropologia visuale. A seguire, appuntamento con la storica Compagnia Carlo Magno di Enzo Mancuso, che metterà in scena Dama Rovenza regina di Soria.
Scopriremo la storia di una donna guerriera, dal mantello fatato e l’armatura incantata. Di chi si tratta? Ma di Dama Rovenza, naturalmente.
Il convegno riprenderà poi la sua parte finale mercoledì 8 novembre alle 9. Nel pomeriggio, alle 17 e ancora al Museo delle Marionette, avrà luogo la presentazione del libro Armuzze, di Alessia Franco, con le illustrazioni di Cristina Stassi (Edizioni Museo Pasqualino). Un piccolo foro sulla carta. Una porta su un mondo magico? Il volo di un’armucciola, che approda al cielo di Palermo per raccontare storie, tra pupi di zucchero, semi e dolciumi? Avvicinatevi a sbirciare: incontrerete Nonna Agatuzza e il piccolo Raffaele, mercati storici e notti incantate, e Bradamante, la paladina coraggiosa. Ne discuteranno con le autrici Maristella Panepinto e Rosario Perricone.
Spazio all’opera dei pupi alle 21, con Il terribile gigante Gattamugliera, ancora della Compagnia Carlo Magno di Enzo Mancuso. Dopo la morte di Dama Rovenza, durante il cammino di ritorno per il castello di Montalbano, Rinaldo e la sua famiglia vengono assaliti da soldati Magonzesi, che, camuffati da ladroni, tentano invano di rubare i muli carichi di monete d’oro. Scoperta la verità e riconosciuto in Gano di Magonza l’artefice dell’imboscata, Rinaldo si reca a Parigi e lì iniziano i guai…
Giovedì 9 novembre, dalle 9, il Pasqualino ospiterà il convegno La sacra scena in collaborazione con la Fondazione Buttitta. Spettacoli e feste popolari siciliane (1881) è il titolo che Giuseppe Pitrè volle assegnare alla sua prima monografia dedicata alle performance popolari siciliane ponendo così in stretta relazione due fenomeni non sempre necessariamente e immediatamente connessi. L’incontro si propone di presentare riflessioni e casi di studio relativi a performance rituali di carattere pubblico e forme di teatro religioso con il contributo di eminenti studiosi italiani e stranieri.
A seguire, alle 21, la Compagnia Carlo Magno di Enzo Mancuso metterà in scena un grande classico dell’opera dei pupi: La pazzia di Orlando. In scena, il leggendario amore tra Angelica e Medoro. Orlando lo scopre leggendo le iscrizioni che i due innamorati hanno fatto sugli alberi. E letteralmente diverta pazzo d’amore!
Il convegno La sacra scena continua venerdì 10 novembre alle 9 al Museo delle Marionette. Ecco invece, alle 20.45, lo spettacolo di burattini a guanto A dos manos, tra gli spettacoli più rappresentativi di Toni Rumbau (Spagna) in collaborazione con l’Instituto Cervantes Palermo. Utilizzando il linguaggio del teatro popolare dei burattini, ispirato in particolare alla tradizione mediterranea, lo spettacolo si propone di sviluppare un'espressione contemporanea attraverso il paradosso, la contraddizione, la sorpresa surreale avvalendosi della con musica dal vivo. La giornata di venerdì si sdoppia: alla Chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferi, alle 17, tornano i burattini di un’”istituzione” del teatro di figura napoletano: ecco Gaspare Nasuto con Pulcinella e l’asino del diavolo. Sulle rive del mare una vecchia, cacciata dal suo paese, evoca il diavolo per carpirgli il segreto più importante: come fare a ottenere l’immortalità? Pulcinella sarà trasformato in asino e spedito all’inferno per sancire un tremendo patto.
Alle 21.45, ancora ai Crociferi, il nostro viaggio ci porta in territorio veneto con i burattini di Gigio Brunello. Il titolo dello spettacolo è emblematico: Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. La baracca è una gabbia. Il boccascena è una prigione con le sbarre che separano i burattini dal pubblico: ci sono due celle che non comunicano tra loro. In una si trova Gesù, il Nazareno, nell’altra Pinocchio. Non si conoscono e non possono vedersi, hanno solo la possibilità di parlarsi attraverso il muro che li separa. Ne nasce un dialogo di straordinaria libertà, incoscienza e intimità.
Penultimo giorno di Festival, sabato 11 novembre alle 11 al Museo delle Marionette, con un altro mago delle guarattelle napoletane. Bruno Leone metterà in scena Pulcinella e la Rivoluzione francese. Stavolta la maschera partenopea, emigrata in Francia, per compiacere il re di turno, trasforma la sua figura di popolano nell’aristocratico Polichinelle, senza maschera e vestito pieno di merletti e campanelli si troverà nel bel mezzo dei tumulti, come reagirà stavolta?
Il pomeriggio al Museo delle Marionette prosegue alle 16 con l’incontro-proiezione Ginevra degli Almieri e l'epopea delle teste di legno bolognesi, affabulazione di Riccardo Pazzaglia e presentazione del libro Burattini a Bologna (Minerva edizioni). Consigliato a un pubblico adulto, l’incontro prevede improvvisazioni burattinesche dal vivo e la videoproiezione di filmati e documenti inediti. Dialogheranno con l’autore Alfonso Cipolla e Rosario Perricone. Alle 20.30, sempre al Museo Pasqualino, si replica A dos manos, dello spagnolo Toni Rumbau.
Intensa anche la giornata ai Crociferi: si inizia alle 12 con Eliseo Bruno Niemen, erede della più antica famiglia di burattinai piemontesi con i suoi 200 anni! In scena L’acqua miracolosa. Gianduja e Testafina, scappati di casa per cercar fortuna, vengono raggiunti in sogno dalla fata Alcina che comunica loro il dramma che si sta svolgendo al castello del Re. La strega Guercia e il mago Arcibaldo Scaracatacà hanno infatti affatturato con un brutto male l’unica figlia del re! I due amici partono alla ricerca del castello dei fantasmi, dimora dei malvagi, infestato da diavoli, scheletri e animali feroci, dove è conservata l’acqua miracolosa, unico rimedio per guarire la principessina. Ci riusciranno?
Alle 17, ecco Parade, della compagnia Francese Cie Risonanze, in collaborazione con l’Institut français di Palermo. Lasciatevi trascinare nel divertente luna park di Loïse Bulot e Nicolò Terrasi. Grazie al loro laboratorio, dove immagini e suoni vengono creati ed eseguiti dal vivo, un mondo nuovo prenderà forma davanti ai vostri occhi. Una volta saliti sulla giostra, aspettatevi di vedere sfilare strane creature: misteriosi fenomeni, la chiaroveggente, il funambolo, gli acrobati, il clown…
Alle 21.30, ancora ai Crociferi, torna Gigio Brunello con lo spettacolo Macbeth all’improvviso. Il burattinaio avverte il pubblico che, per ritardi tecnici, il dramma previsto di Shakespeare non si farà: al suo posto verrà rappresentata la commedia di Goldoni L’emigrante geloso. Comincia dunque la commedia, ma subito Arlecchino non ci sta: avrebbe voluto interpretare Macbeth e intralcia lo svolgersi della commedia, corrompendo Brighella, il dottor Balanzone e il Generico, un burattino senza testa.
L’ultimo giorno del Festival di Morgana 2023 si apre domenica 12 novembre alle 10 al Museo delle Marionette, con la tavola rotonda La comunità di pratica dei burattini, in collaborazione con UNIMA Italia.
Interverranno Alfonso Cipolla, Rosario Perricone, Leandro Ventura, Roberto Colombo, parteciperanno, inoltre, i burattinai presenti al festival: Brunello, Cortesi, Leone, Nasuto, Niemen, Papparotto, Pazzaia, Rumbau. I burattini italiani patrimonio immateriale dell’umanità? Dopo la tavola rotonda tenutasi nel maggio scorso a Ravenna nell’ambito del Festival “Arrivano del Mare IIL” viene proposta una nuova occasione di riflessione su una delle eccellenze plurisecolari del teatro italiano e sui possibili percorsi di salvaguardia e valorizzazione di un patrimonio unico nel suo genere.
Alle 12 si torna in scena con la Compagnia I Burattini Cortesi, erede della più antica tradizione lombarda, e il suo Arlecchino malato d’amore. Protagoniste della divertente commedia dal tipico gusto goldoniano sono le più note e amate maschere della Commedia dell’Arte, affiancate dall’immancabile Gioppino, eroe popolare bergamasco. Il marchese D’Almaviva è assediato da numerosi creditori e, per salvarsi, è costretto ad accettare il consiglio del suo cinico servitore Brighella: chiedere la mano di Smeraldina. È la figlia di Pantalone De’ Bisognosi, ricco mercante di Venezia: con la dote della ragazza, il marchese potrà saldare tutti i debiti accumulati. Intanto però, Arlecchino…
Alle 16, spazio alla presentazione del libro di Alfonso Cipolla Orchi, antropofagi e macellai. Storie varie per bambini succulenti (Edizioni SEB27). L’autore dialogherà con Antonino Blando e Rosario Perricone.
Racconti di racconti, mille volte reinventati tra oralità, letteratura spicciola, immaginari di teatrini. Storie di orchi, di antropofagi, di macellai e di salsicciai di fanciulle. Storie di bambine disobbedienti con o senza il cappuccio rubizzo. Storie di bocche fameliche e di bambini svenduti. Storie di cenere, di camini e di spazzacamini. Storie di polifemi, di pollicini, di minuzzoli. Storie di bestie parlanti e di umani bestiali. Storie di paura per nascondere la paura.
Alle 17 torna la Compagnia I Burattini Cortesi con lo spettacolo E vissero felici e contenti.
La bella principessa Dolcelacrima e il mite pastore Bellafronte si amano, ma il loro sentimento è tenacemente contrastato da un principe prepotente, l’ambizioso Korvak. Affiancato dal servile e codardo consigliere Mortimer e forte delle perfide magie della vecchia strega Micillina, il losco principe sembra avere la meglio sui due giovani innamorati. Provvidenziale sarà l’intervento di Gioppino Zuccalunga!
Alle 19, ancora al Museo Pasqualino, riecco Bruno Leone, stavolta in compagnia di Federica Martina con Pulcinella e il suo doppio. In questo omaggio ad Antonin Artaud, due Pulcinella si incontrano. Uno è antico, con la saggezza e l’esperienza dei vecchi; l’altro invece è giovane, con la voglia di vivere, sperimentare, fare esperienze. I due si pizzicano sul modo di essere Pulcinella, e nel loro contrasto i ruoli sembrano capovolgersi: il giovane, nella sua ansia di essere quello vero, può diventare più antico del vecchio che questa ansia ha ormai superato.
La domenica ai Crociferi si apre invece alle 11 con Paolo Papparotto, burattinaio appartenente alla migliore tradizione veneta, con il suo Arlecchino e la casa stregata, uno spettacolo per tutta la famiglia. Il vecchio Pantalone, padrone dei servitori Arlecchino e Brighella, ha comprato una casetta per pochi soldi. Il fatto è che la casa è abitata dai fantasmi! Solo se qualcuno riuscirà a passare una intera notte lì dentro senza scappare l’incantesimo si romperà e la casa sarà liberata dagli spettri. Pantalone non ha certo paura… ma comunque preferisce mandare qualcun altro al posto suo: non si sa mai! Ecco quindi che Arlecchino e Brighella - a cui è stato promesso un pollastro come ricompensa - vengono spediti alla ventura. Scopriremo che ci sono molti modi per affrontare la paura! Alle 18, ultima replica di Parade.
Il Festival di Morgana 2023 si chiude con Niemen, ai Crociferi alle 21, ecco che andrà in scena un’autentica chicca che difficilmente vedrete rappresentata nei teatri. Cuore di donna. Salerno, primi del Novecento. In una normalissima famiglia, l'unico adorato figlio parte per una lontana guerra. Dopo l’arrivo di una lettera che ne annuncia la morte, i due genitori ne restano sconvolti. La madre diventa acida e prepotente, il padre si lascia coinvolgere dalle cattive compagnie, si dà all’alcol e ben presto la famiglia cade in miseria. Arriveranno in aiuto gli amici di sempre: Gianduja, Brighella e Tartaglia!
XLVIII Festival di Morgana
Palermo 3_12 novembre 2023
PROGRAMMA
Bachana Khalvashi
Curatori Tamta Akhalkatsi e Tinatin Sachaleli (GE)
I LUOGHI
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino : Piazzetta Antonio Pasqualino, 5
Chiesa di San Mattia Apostolo ai Crociferi: Via Torremuzza, 28
____________________________
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito www.festivaldimorgana.it
Seguici sui nostri canali social:
Facebook - Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Instagram - @museodellemarionette
YouTube - Museo Marionette A. Pasqualino