2020 ultimissimo e def. 5x1000

L'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari è un'organizzazione senza fini di lucro che gestisce il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e la Biblioteca "Giuseppe Leggio" e organizza e promuove importanti attività culturali, artistiche e teatrali tra cui il Festival di Morgana.

Oltre cinquant'anni di attività hanno visto il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino impegnato su più fronti e capace di lanciare in primo piano il patrimonio culturale locale, sia a livello nazionale che internazionale. L'impegno dell'Associazione nella salvaguardia e promozione delle tradizioni popolari, con particolare riferimento al teatro delle marionette siciliane, si è esplicitato nel supporto alla candidatura presso l'UNESCO dell'opera dei pupi siciliana. Nel maggio 2001, l'opera dei pupi è stata proclamata dall'UNESCO Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell'umanità.

Sono stati anni di duro lavoro svolto con impegno, passione e perseveranza, premiati con il prestigioso riconoscimento di "Museo dell'anno 2017" da parte di ICOM Italia.

Ad oggi, a seguito della crisi economica scaturita dal coronavirus, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino continua la sua dura lotta per la salvaguardia e la valorizzazione dell'opera dei pupi, divenendo promotore di una Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell'opera dei pupi riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo. Coinvolte ben undici compagnie di opera dei pupi attive sul territorio siciliano, che stanno vivendo sulla propria pelle gli effetti immediati del lockdown che ha scandito gli ultimi mesi, con le quali si sono convenute delle linee di intervento volte ad evitare un concreto rischio di estinzione di una pratica teatrale e di un processo di trasmissione del patrimonio orale e immateriale, di cui i pupari sono depositari, già in precedenza non adeguatamente salvaguardata.

 

Con la prossima Dichiarazione dei Redditi, senza dover sostenere alcun costo aggiuntivo, hai la possibilità di donare il tuo 5 x 1000 all' Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari che destinerà una parte del ricavato alle attività di restauro per la tutela e la valorizzazione del prezioso patrimonio legato all'antica tradizione dell'Opera dei pupi della quale il Museo ne conserva la più vasta e completa collezione di tipo palermitano, catanese e napoletano. L'altra parte sarà destinata ai progetti e alle attività dell'intera Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell'opera dei pupi.

Un patrimonio immenso, un'eredità immateriale, quella tramandata di generazione in generazione, a dispetto dei secoli, ma anche materiale - fatta di copioni, scene, fondali - che rischia di sparire per sempre. E con essa, anche una parte importante dell'identità siciliana.
Aiutaci in questa battaglia! Sostieni la cultura!!

 
 

COME FARE PER DONARE IL TUO 5X1000

Nella sezione “Scelta del dichiarante per la destinazione del 5 x1000”, apponi la Tua firma nel riquadro dedicato al “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997” e indica nello spazio sottostante il seguente Codice Fiscale 80023330824.

 

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L'Opera dei pupi è il teatro tradizionale siciliano delle marionette. Risalente al 1800, ha riscosso enorme successo presso i ceti popolari ed è considerato uno degli esempi più significativi della memoria storica e dell'identità culturale della Sicilia. E' caratterizzato da marionette rivestite da elaborate armature di rame, ottone o alpacca e rappresenta prevalentemente storie d'argomento cavalleresco in lunghi cicli. Nella metà del secolo scorso, Giusto Lo Dico e dopo di lui Giuseppe Leggio sfruttarono l'interesse popolare per queste storie, ancora vivo in Sicilia come in molte altre parti d'Europa, compilando una summa in prosa: La storia dei Paladini di Francia, che riunisce in continuità storica ininterrotta le trame di tutti i poemi e romanzi carolingi sui quali riuscirono a mettere le mani. Gli spettacoli venivano rappresentati a puntate, in cicli narrativi che duravano molti mesi, all'interno di locali situati nei quartieri più poveri. Gli spettatori, quasi esclusivamente maschi adulti e bambini, seguivano le storie con grande partecipazione emotiva, identificandosi negli eroi positivi e infierendo sui malvagi, talora fino a distruggere il pupo odiato. L'Opera dei pupi creava le condizioni per un fiorente artigianato. Il puparo si adoperava nel manovrare i pupi e nel costruirli, inoltre, si occupava anche della realizzazione di scenari e cartelloni. Questi ultimi erano una dotazione necessaria del mestiere, servivano a segnalare la presenza del teatro nella via o nel vicolo e soprattutto a dare notizia al pubblico dell'episodio della Storia dei paladini di Francia che sarebbe stato rappresentato in quella serata, fungendo anche da promemoria degli episodi che erano già stati rappresentati e che dovevano succedersi.

 

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Le compagnie aderenti alla Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell'opera dei pupi:

la Marionettistica fratelli Napoli di Catania;

l'Associazione compagnia dei pupari Vaccaro-Mauceri di Siracusa;

l'Antica compagnia opera dei pupi famiglia Puglisi di Sortino (SR);

l'Associazione culturale opera dei pupi siciliani "G. Canino" di Alcamo (TP);

l'Associazione culturale opera dei pupi messinesi Gargano di Messina;

le realtà palermitane presenti sono:

l'Associazione culturale Agramante di Vincenzo Argento;

la compagnia TeatroArte Cuticchio; l'Associazione culturale Franco Cuticchio;

l'Associazione culturale teatrale Carlo Magno di Enzo Mancuso;

l'Associazione opera dei pupi Brigliadoro di Salvatore Bumbello;

l'Associazione culturale marionettistica popolare siciliana di Angelo Sicilia;

Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari-Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino quale soggetto referente.

 

 

 

 

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