Giovedì 11 maggio 2017 ore_17.00
Seminario
"Let me take your pain off": Female Shamanism in Central Asian practice and performance
di Razzia Sultanova
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Razia Sultanova è nata in Russia e cresciuta in Uzbekistan. Si è formata nei conservatori di Stato di Tashkent e di Mosca, dove ha conseguito il PhD sotto la guida della professoressa Valentina Kholopova. Ha operato a Mosca presso l’Unione dei Compositori Sovietici e l’Istituto Russo per gli Studi Artistici, prima di trasferirsi definitivamente in Gran Bretagna nel 1994, lavorando fino al 2008 alla London University e successivamente alla Cambridge University, dove insegna tuttora. Attualmente ricopre la carica di Vicepresidente dell’International Council for Traditional Music. Ha condotto intense ricerche sul campo in una vasta area che attraversa le repubbliche dell’Asia centrale, il Caucaso, l’Afghanistan, l’Iran e la Turchia. Le sue analisi focalizzano il ruolo che svolge la musica come fatto sociale, nelle sue articolate connessioni con i contesti religiosi, le dinamiche identitarie, le opposizioni di genere e la dimensione performativa, coniugando proficuamente la prospettiva musicologica con quella antropologica. I suoi studi sono stati pubblicati in inglese, tedesco, francese, cinese, russo e uzbeko. Tra questi spiccano le monografie From Shamanism to Sufism: Women, Islam and culture in Central Asia (I.B. Tauris, London and New York 2011) e Popular Culture of Afghanistan (I.B. Tauris, London and New York 2016). Tra i numerosi volumi che ha curato si segnalano in particolare Music and Identity in contemporary Central Asia (“Ethnomusicology Forum”, Routlege, London 2005), Entre Femmes(“Cahiers de Musiques Traditionnelles”, Ateliers d'ethnomusicology, Geneve 2005) Sacred Knowledge: Schools or revelation? Master-Apprentice System of Oral Transmission in the music of the Turkic Speaking world (LAP, Cologne 2009). Ha inoltre curato nove antologie discografiche in CD e un film documentario dal titolo Music of the Uzbeks of Northern Afghanistan (2013).