Eredità immateriali

Venerdì 13 e sabato 14 dicembre 2019_ore 17.00

Seminari e performance

EREDITA' IMMATERIALI

 Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

 

 

 

 

 

 
 
Eredità Immateriali 13 dicembre VENERDI 13 DICEMBRE
ore 17.00   Spettacolo di Opera dei pupi
ore 18.00   Seminario Il patrimonio immateriale italiano
Intervengono Sergio Bonanzinga, Ignazio E. Buttitta, Marco Lutzu, Ignazio Macchiarella e Rosario Perricone
 
 
 
 
 
 
  
 
Eredità immateriali 14 dicembreSABATO 14 DICEMBRE
ore 17.00   Spettacolo di Opera dei pupi
 
ore 18.00   Conferenza introduttiva di Sergio Bonanzinga La tradizione dei  cantastorie ciechi nella Sicilia orientale
Intervengono Ignazio E. Buttitta; Giuseppe Giordano e Rosario Perricone
 
ore 19.00   Novena dei Nanareddi di Catania
ore 21.00   Concerto del tenore Supramonte di Orgosolo
 
 
 
 
 
 
Approfondimento e performance dal vivo si intrecciano venerdì 13 e sabato 14 dicembre 2019 al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino che organizza un evento dedicato alle Eredità immateriali.
 
Richiamando la Convenzione Unesco del 2003 per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e le Direttive Operative Unesco per la sua attuazione, l'evento offre una occasione di interazione e scambio interdisciplinare tra tre pratiche del patrimonio culturale immateriale italiano, coinvolgendo comunità di eredità, esperti e cittadinanza.
Ad interagire saranno i rappresentanti di tre tradizioni italiane. Due “Capolavori Unesco del patrimonio orale e immateriale dell'umanità”, il teatro dell'opera dei pupi siciliani (2001) e il canto a tenore sardo (2005), e i Nanareddi, ovvero i cantastorie ciechi di Catania.
I rappresentanti delle tre tradizioni parteciperanno sia attraverso il dialogo con gli esperti nell'ambito dei due seminari organizzaati che attraverso le performance dal vivo.
 
L'evento, realizzato in collaborazione con il Folkstudio di Palermo e la Regione Siciliana - Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo, si inserisce nell'ambito del progetto "Piano delle Misure di salvaguardia dell'opera dei pupi siciliani" promosso dalla Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari quale soggetto referente della Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell'Opera dei pupi: #OPERADEIPUPI.IT#.
 
 
Il teatro dell’Opera dei pupi siciliani
L'opera dei pupi è il teatro tradizionale siciliano delle marionette. Risalente al 1800, ha riscosso enorme successo presso i ceti popolari ed è considerato uno degli esempi più significativi della memoria storica e dell’identità culturale della Sicilia tanto da essere proclamata dall’UNESCO nel 2001 Capolavoro del Patrimonio orale e immateriale dell’umanità.
I pupi si differenziano dalle altre marionette per il repertorio, prevalentemente incentrato sull’epica cavalleresca, la meccanica, lo stile figurativo, l’organizzazione scenica e il tipo di recitazione.
 
Il canto a tenore sardo
Quella del canto a tenore è una pratica musicale molto importante per la vita sociale di certe comunità della Sardegna. Una pratica frequente che simbolizza pensieri e prassi politiche, sociali, culturali dei protagonisti, siano essi esecutori o ascoltatori. Attraverso tale pratica molte persone comunicano fra di loro, manifestano bisogni e istanze della vita contemporanea, rappresentano identità e modi di stare insieme, di interagire reciprocamente, di pensare se stessi e il mondo intorno, rinsaldano la filiazione con il passato rispondendo, nel contempo, alle sfide dei nostri giorni.
 
I Nanareddi di Catania 

I suonatori-cantori ambulanti specializzati nel repertorio sacro venivano chiamati orbi, poiché quanti intraprendevano questa singolare professione erano in prevalenza ciechi. Di norma si esibivano in coppia suonando il violino e il citarruni (bassetto a tre corde o violoncello) o la chitarra. Le denominazioni ninnariddari o nannareddi, ovvero suonatori di ninnareddi o nannareddi (tradizionali sonate legate alla celebrazione del Natale), e nuviniddaru (lett. ‘novenatore’) pongono in relazione questi musici con le principali occasioni del loro operare, appunto le novene (nuveni) che si svolgevano lungo tutto l’arco dell’anno presso le abitazioni dei devoti (parrucciani) e che culminavano in quella più richiesta e meglio retribuita: la novena di Natale.

  

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Il progetto: "Piano delle Misure di salvaguardia dell'opera dei pupi siciliani"
Il progetto mira all’identificazione di misure di salvaguardia dell’Opera dei pupi siciliani, articolate in un piano coerente,  indispensabile per una efficace pianificazione delle azioni di salvaguardia, promozione e valorizzazione dell’elemento nell’ambito di una governance partecipata e di un progetto di sviluppo sostenibile, coerente con le Direttive operative della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. 

Il progetto è finanziato dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, Legge 20 febbraio 2006, n. 77 "Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella 'lista del patrimonio mondiale', posti sotto tutela dell'UNESCO".

 

 

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Ingresso libero fino a esaurimento

Info: 091.328060 

 

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