XLI FESTIVAL DI MORGANA
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Lunedì - sabato 9.00 - 13.00 e 14.30 - 18.30
Mostra
Wielopole, Wielopole. L'ultima cena
di Tadeusz Kantor
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
La quarantunesima edizione del Festival di Morgana porta a Palermo un altro capolavoro di Tadeusz Kantor che prosegue l’esplorazione della Trilogia del Teatro della Morte.
La mostra espone una installazione di opere dello spettacolo Wielopole, Wielopole realizzato tra il 1979 e il 1980 a Firenze dove, su invito del Comune e del Teatro Regionale Toscano, l’artista aveva fondato la Cricoteka fiorentina dando corpo ad un progetto volto a installare un centro di sostegno e documentazione dell’attività del teatro Cricot 2 in Italia. Lo spettacolo fu rappresentato in prima mondiale il 23 agosto 1980 nella chiesa sconsacrata di Santa Maria a Firenze ottenendo enorme successo di pubblico e di critica.
Il tema dell’infanzia e della memoria ritornano con forza in questo spettacolo e si palesano sia nel titolo che riprende chiaramente il nome della città natale dell’artista, Wielopole Skrzyńskie. Nella la stanza dell’infanzia di Kantor in cui si svolge la vicenda, il tema dell’infanzia torna protagonista situandosi tra la morte e il funerale e si associa ad una poetica del ricordo che degrada l’immagine della realtà e della storia.
La mostra espone diversi materiali utilizzati nella scena finale dello spettacolo che riprende il momento emblematico dell’Ultima Cena. Disposte sulla piattaforma di legno che fu originariamente utilizzata come pavimento durante lo spettacolo il costume dello zio Staś – l’esiliato con le stampelle e il violino; il tavolo dell’Ultima Cena con la tovaglia; le sedie e la finestra, le porte e le croci.
L'opera proviene dalla Cricoteka di Cracovia con cui il Museo Pasqualino ha avviato dal 2015 un progetto di collaborazione e di scambio. Parallelamente all'esposizione dell’installazione L'ultima cena della Cricoteka a Palermo, alcune delle opere dello spettacolo palermitano Macchina dell’amore e della morte, prodotto dal Museo Pasqualino e parte della sua collezione permanente, sono attualmente a Cracovia.
Tadeusz Kantor (Wielopole Skrzyńskie, 1915 – Cracovia, 1990), personalità poliedrica, è artista, scenografo e regista polacco. Nel 1955 a Cracovia fonda il Cricot 2, considerato una delle più grandi esperienze del teatro europeo del XX secolo. Ideatore di un teatro che distrugge i miraggi dell’illusione, Kantor promuove una rivoluzione permanente in arte, attraverso un radicale rifiuto delle pratiche secolari del teatro e dello schematismo dottrinale per creare opere autentiche, nude, disarmate che indagano i meccanismi della memoria e il rapporto tra memoria e identità, tra realtà e finzione. Kantor assimila e rielabora la lezione teatrale delle teorie artistiche dimatrice simbolista, del Bauhaus e dell’Astrattismo ed esplora, sviluppandole e trasformandole, le suggestioni fornite da Witold Marian Gombrowicz e il suo teatro dell’assurdo, da Bruno Schulz, autore del Trattato dei manichini e da Gordon Craig, teorico della supermarionetta. Con il coinvolgimento di artisti eterogenei, attori non professionisti, poeti, teorici dell’arte, Kantor realizza spettacoli di avanguardia che mettono in discussione il carattere mimetico dell’arte e indagano, riequilibrandolo, il rapporto tra le varie componenti dello spettacolo. “Testo, oggetto, movimento, suono e attore" divengono elementi autonomi non più sottomessi all’interpretazione di un testo e alla rappresentazione della realtà ma indagati separatamente nell’ottica di una opera teatrale totale. I diversi linguaggi artistici non si fondono ma interagiscono facendo del contrasto un efficace strumento di innovazione e umoristica provocazione. Fino alla metà degli anni Settanta, il Cricot 2 rappresenta sei spettacoli, quasi tutti su testi di Stanislaw Witkiewicz considerato da Kantor un compagno di viaggio nella sperimentazione dei diversi linguaggi. È tra il ‘75 e l’’80 che il Cricot 2 raggiunge fama mondiale con la celebre opera teatrale La classe morta che sarà seguita da Wielopole Wielopole, Crepino gli artisti, Qui non ci torno più, Macchina dell’amore e della morte e Oggi è il mio compleanno.
Info: 091.328060
www.festivaldimorgana.it - www.museodellemarionette.it
https://www.facebook.com/museoantonio.pasqualino?fref=ts