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La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture

Convegno internazionale di studi dedicato a Sebastiano Tusa

Geraci Siculo, Ex Convento dei Cappuccini
29 settembre > 1° ottobre 2022
 

La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, organizza il Convegno internazionale di studi “La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture”, in collaborazione con il Comune di Geraci Siculo, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e la casa editrice Edizioni Arianna e con il Patrocino del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Ente Parco delle Madonie, del Club Alpino Siciliano e di Stiftung Humanismus heute - Albert-Ludwigs Universität Freiburg (Fondazione Umanesimo oggi).

Il Convegno, dedicato a Sebastiano Tusa, si terrà dal 29 settembre al 1° ottobre presso l’Ex Convento dei Cappuccini di Geraci Siculo (contrada Zafarana).

Attraverso la partecipazione di studiosi e ricercatori italiani e internazionali, il convegno si propone di indagare i multiformi aspetti che connotano tempi e spazi delle culture montane: di là da facili letture turistico-mediatiche o da progetti di sviluppo territoriale troppo spesso incuranti delle concrete realtà storico-antropologiche che caratterizzano le zone montane, la montagna continua a configurarsi quale  luogo “altro” in cui, con maggiore evidenza, comunità e gruppi umani hanno sperimentato/elaborato strategie e posizionamenti di lunga durata testimoniati dal ricchissimo e variegato patrimonio di miti, riti, immaginari e pratiche ergologiche.

Uno sguardo in profondità verrà rivolto ai saperi tradizionali, alle attività lavorative, ai mestieri e alle tecniche della caccia, dei pascoli, delle neviere, dei carbonai, al fine di restituire l’universo delle pratiche e delle credenze che proprio nella montagna trovano ancora un modello culturale imprescindibile: miti e riti, santuari, pellegrinaggi, credenze e simbolismi continuano ancora oggi a rievocare memorie e immaginari altrimenti irrinunciabili.

Le relazioni saranno affidate dal Comitato Scientifico (Ignazio E. Buttitta, Sebastiano Mannia, Davide Porporato, Bernhard Zimmermann, Massimo Cultraro) a studiosi provenienti da prestigiosi centri di ricerca e università italiane e europee che hanno dedicato la loro attenzione al tema della montagna.

 

PROGRAMMA

 

La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture
 
Convegno internazionale di studi dedicato a Sebastiano Tusa

 

Geraci Siculo, Ex Convento dei Cappuccini
 
29 settembre > 1° ottobre 2022

 

 

 29 settembre 

 

ORE 9.30
 
Saluti inaugurali

 

Luigi Iuppa, Sindaco del Comune di Geraci Siculo

 

Andrea Govinda Tusa
 
Ricordo di Sebastiano Tusa

 

Emanuele Buttitta
 
Presentazione della mostra fotografica Lavoro e/è dignità di Gaetano Pagano
 

ORE 10.30

 

Presiede Ignazio E. Buttitta

 

Massimo Cultraro, Cnr-Ispc, Università degli Studi di Palermo
 
Le montagne celesti nella religione minoica: modelli culturali e simboli per un’antropologia dei luoghi sacri d’altura

 

Nicola Cusumano, Università degli Studi di Palermo
 
L’Etna e i santuari di Adrano e di Efesto: procedure riparative e porosità culturale
 

ORE 11.30 Pausa caffè

 

Natale Spineto, Università degli Studi di Torino
 
Epifanie montane. Il mistero di Hanging Rock

 

Gioele Zisa, Università degli Studi di Palermo
 
“L’eccezionale splendore della montagna è spaventoso e si diffonde su tutte le terre”. Scenari di alterità nella mitologia sumerica paleo-babilonese
 

ORE 15.00

 

Presiede Natale Spineto

 

Dionigi Albera, Università Aix-Marseille
 
Alla ricerca della montagna: tra storia, simboli ed immaginario

 

Laura Bonato, Università degli Studi di Torino
 
Antropologia in quota: valorizzazione e consumo delle tradizioni nell’arco alpino occidentale

 

Lia Zola, Università degli Studi di Torino
 
Bee-coming: pratiche, conoscenze e tecniche per saperi volatili in montagna
 

ORE 16.30 Pausa caffè

 

Davide Porporato, Università degli Studi del Piemonte Orientale
 
Pascoli fioriti e formaggio d’alpeggio: il caso del plaisentif

 

Antonella Mott, UMSe rete etnografica dei piccoli musei ed ecomuseale Provincia autonoma di Trento
 
Malghe e maggenghi: la montagna pubblica e privata

 

Sebastiano Mannia, Università degli Studi di Palermo
 
Aree interne. Quale rinascita per i territori rurali e montani

 

 

30 settembre

 

ORE 9.30

 

Presiede Rosario Perricone

 

Bernhard Zimmermann, Albert-Ludwigs Universität Freiburg
 
E danza il Citerone. La montagna come “co-attrice” nelle Baccanti di Euripide

 

Matteo Taufer, Associazione Italiana di Cultura Classica - Delegazione del Trentino Südtirol
 
Lessico e simbolismo della montagna nel ‘Prometheus Vinctus’ 

 

 

ORE 10.30 Pausa caffè

 

Francesco Paolo Bianchi, Heidelberger Akademie der Wissenschaften / Albert-Ludwigs Universität Freiburg,
 
Scenari di montagna nei drammi del V sec. a.C.

 

Serenella Baggio, Università degli Studi di Trento
 
Addio montagne. Montagne vecchie e nuove

 

Alexander Auf der Heyde, Università degli Studi di Palermo
 
“Ispidi monti, rupi scoscese, orribili frane”: la montagna degli esuli ottocenteschi

 

 

ORE 15.00

 

Presiede Bernhard Zimmermann

 

Giovanni Kezich, UMSe rete etnografica dei piccoli musei ed ecomuseale Provincia autonoma di Trento
Selvatici e anguane, Krampus e Hexen: la frontiera nascosta dell’immaginario alpino

 

Glauco Sanga, Università degli Studi di Venezia “Ca’ Foscari”
 
Coraggio boscaioli. Un canto di lavoro della Val Tartano (Sondrio)

 

Giuseppe Giordano, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
 
La festa della Madonna della Montagna a Polsi. Cronaca di una recente indagine etnomusicologica

 

 

ORE 16.30 Pausa caffè

 

Mario G. Giacomarra, Università degli Studi di Palermo
 
I pastori delle Madonie. Uomini e animali

 

Antonino Frenda, Università degli Studi di Palermo
 
Pellegrinaggi nelle Madonie. Tipologie, pratiche, contesti

 

Ignazio E. Buttitta, Università degli Studi di Palermo, Cnr-Ispc,
 
In arduis monti vertice. Pellegrinaggi di montagna

 

 

 1 ottobre 

 

ORE 9.30

 

Presiede Girolamo Cusimano

 

Michele Cometa, Università degli Studi di Palermo
 
La montagna, la caverna, la mente: prospettive di una paleoestetica

 

Roberta Coglitore, Università degli Studi di Palermo
 
Le montagne di Dino Buzzati: ambiente, sfondo, trasfigurazioni

 

Igor Spanò, Università degli Studi di Palermo
 
L’amore di Śiva per la Montagna: il complesso sacro di Pañcakedāra
 

ORE 11.00 Pausa caffè

 

Giovanni Messina, Università degli Studi di Palermo
 
Sciacca e il Monte San Calogero
 
 

Salvatore D’Onofrio, Università degli Studi di Palermo

A mmuntata

 

 

 

Lavoro e/è dignità
 
Mostra fotografica con immagini di Gaetano Pagano
 
Cura scientifica di Emanuele Buttitta

 

Geraci Siculo, Ex Convento dei Cappuccini
 
29 settembre > 30 ottobre 2022

 

Nell’ambito del convegno La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture è allestita la mostra Lavoro e/è dignità, immagini di Gaetano Pagano, cura scientifica di Emanuele Buttitta.

 

Da più di 50 anni, Gaetano Pagano documenta in fotografia i riti religiosi e i cicli di lavoro tradizionale in Sicilia. A partire dagli anni ’70 ha partecipato a campagne di rilevamento della cultura popolare siciliana, partecipando alle attività svolte in questo ambito dall’Università di Palermo e dal Folkstudio, che ha fondato con altri intellettuali siciliani e di cui, per alcuni anni, ha organizzato e realizzato le attività. Vive a Palermo. Con le sue immagini sono state allestite in Italia e all’Estero (Aarhus, Copenaghen, Bonn, Nuoro, Palermo) mostre sulle feste religiose e sui cicli di lavoro tradizionale in Sicilia. Sue fotografie hanno spesso documentato saggi e studi etnoantropologici. Ha collaborato a quotidiani e periodici nazionali.

 

Gaetano Pagano è, dunque, in primo luogo, un etnografo. Le immagini della mostra Lavoro e/è dignità infatti, costituiscono un’importante documentazione di varie realtà lavorative legate alla collina e alla montagna, nell’ambito del lavoro agricolo e pastorale. Per documentare i momenti più significativi della cultura tradizionale del lavoro, egli coniuga rigore scientifico e scienza dell’immagine, appassionata partecipazione e conoscenza dei saperi e delle tecniche che guidano i gesti e segnano i volti.

 

Facciamo attenzione. Sono fotografie di uomini, strumenti e processi, di fatti che non tornano, ma di un tempo passato che vive nel presente: di cui è appunto matrice, senza appalesarsi; di un tempo che altri direbbero, erroneamente, irrimediabilmente perduto. Queste immagini, invece, ci ricordano il passato da cui veniamo; ciò che ancora siamo; in qualche modo da cercare, da pensare qui e prima che sia tardi.

 

Ma Gaetano Pagano non è solamente un etnografo. E lo si riconosce, in primo luogo, nei volti che le sue fotografie, oggi, insolitamente, ci dispiegano. Evidentemente c’è da parte sua, in questo senso, una maggiore consapevolezza, che lo introduce a questa scelta nuova. Il fatto è che il nostro autore è anche un artista. Il perché è presto e facilmente detto, anche se altri si sono lungamente provati a definire la differenza fra fotografia artistica e fotografia etnografica. Quella di Gaetano Pagano è fotografia etnografica perché documenta la vita dell’ethos. È artistica perché non è unicamente rappresentazione del mondo, della vita dell’uomo, ma è anche una sua visione: come potrebbe, come dovrebbe essere. Questo è l’arte tutta (letteratura, pittura ecc.), non solo la fotografia artistica: rappresentazione della realtà umana e sua visione. È questo l’elementare discrimine per cui tanti studiosi si arrovellano nel tentativo di individuarlo e descriverlo: l’artista non si prefigge solo di rappresentare il fatto avendolo preliminarmente interpretato; egli propone anche una visione del mondo: non solo il mondo come è, ma il mondo come potrebbe essere, come dovrebbe essere o sarà ineluttabilmente.

 

La mostra sarà presentata il 29 settembre 2022 alle ore 10 e si chiuderà il 30 ottobre 2022, visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Ingresso gratuito

 

Comitato scientifico
 
Ignazio E. Buttitta, Massimo Cultraro, Sebastiano Mannia, Davide Porporato, Bernhard Zimmermann

 

Coordinamento organizzativo
 
Antonio Minutella, Rosi Pollara, Rossella Valentino
 
 
Segreteria
 
Alessandro Bruno, Claudia Urzì
 
 
Informazioni
 
Fondazione Ignazio Buttitta
 
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
 
tel. 091 7026433 – 339 1852655
 
fondazione.buttitta@yahoo.it
 
 
 
 
Sede dei lavori
 
Ex Convento dei Cappuccini
 
Geraci Siculo (PA), contrada Zafarana

 

Streaming del Convegno
 
Pagine FB Fondazione Ignazio Buttitta e Comune di Geraci Siculo

 

Iniziativa realizzata con il sostegno del BCIF

 

 

 

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