EROINE Lab
LABORATORIO DI NARRAZIONE
condotto da Ubah Cristina Ali Farah e Giuseppe Massa
Museo delle marionette Antonio Pasqualino dal 5 al 7 luglio
Progetto
Nell'ambito delle attività di collaborazione fra il Museo delle marionette e la compagnia Sutta Scupa, prende avvio un nuovo laboratorio di narrazione all'interno del progetto Eroine Lab.
Eroine è un percorso triennale incentrato su tre eroine della tragedia greca che si svilupperà attraverso sette laboratori (scrittura, movimento, recitazione, comunicazione, scenografia, illuminotecnica, audiofonica). Negli scorsi anni la compagnoa Sutta Scupa ha portato in scena due riscritture dell’Antigone, mentre da quest’anno ha iniziato a investigare la Medea di Euripide. L’obiettivo del percorso multidisciplinare è la realizzazione di tre spettacoli ideati e messi in scena da una compagnia multiculturale formata da attori e musicisti professionisti, migranti, rifugiati e immigrati di seconda generazione. Eroine utilizza il teatro come luogo ideale in cui sperimentare l’incontro transculturale, creando nuovi spazi sincretici dove mito e contemporaneità possano dialogare: un virtuoso dispositivo di creazione partecipata.
CALL
Il laboratorio di narrazione condotto da Ubah Cristina Ali Farah e Giuseppe Massa è aperto a tutti, in particolare alle comunità di migranti presenti nel territorio, e prevede un percorso fatto di confronto e condivisione. I partecipanti acquisiranno delle tecniche di improvvisazione attraverso le quali verrà facilitata la loro creatività. Durante il cerchio narrativo affronteremo tematiche legate alle figure femminili della tragedia greca, prendendo in esame di conseguenza la questione di genere sotto vari aspetti. L’obiettivo è quello di stimolare le memorie dei partecipanti inerenti ai propri vissuti e al proprio immaginario culturale. Verrà dunque sviscerato il mito con lo scopo di individuare delle affinità col nostro presente. Previo consenso, il materiale del cerchio narrativo, in quanto “storia orale”, sarà registrato e poi trascritto, diventando così il punto cardine dal quale partire per la riscrittura delle tragedie.
PER PARTECIPARE
I candidati possono inviare entro lunedì 27 Giugno una breve lettera motivazionale, il curriculum e una foto ad a.c.suttascupa@gmail.com specificando nell'oggetto "EROINE lab" seguito dal proprio nome e cognome.
Quando: dal 5 al 7 Luglio dalle 15 alle 18
Dove: Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, piazza Antonio Pasqualino 5, Palermo
Numero partecipanti: max 10
Info: tel 327 9943178
Progetto realizzato in collaborazione con Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo –Regione Siciliana, Assessorato alle CulturE - Comune di Palermo, Consulta delle Culture -Comune di Palermo, DAMS di Palermo – Dipartimento scienze umanistiche, Vrije -Università di Bruxelles, CEREP-Centro di Insegnamento e Ricerca di Studi Postcoloniali – Università di Liegi, Ecomuseo Mare Memoria Viva, Opera Circus Company, Museo Pasqualino, Teatro Libero, ass. Latitudini, Nostra Signora, Centro Astalli Palermo, Ass. UN.I.S., A.P.S. ‘a Strummula, Incastri Creativi, Sviluppo Solidale, ass. Asante, Moltivolti, Fabbrica 102, Balarm
Ubah Cristina Ali Farah (1973 Verona) è una scrittrice e poetessa somala e italiana. È autrice dei romanzi MADRE PICCOLA (Frassinelli 2007) e IL COMANDANTE DEL FIUME (66thand2nd 2014). Ha svolto un dottorato di ricerca di Africanistica all’Università l’Orientale di Napoli sul teatro popolare somalo. È stata vincitrice del Premio Lingua Madre (2006) e del Premio Vittorini (2008). Ha partecipato come scrittrice in residenza all’University of Iowa’s International Writing Program (2017) e La Marelle (2019). Negli ultimi anni ha lavorato alle riscritture dell’ANTIGONE per la regia di Giuseppe Massa e al libretto dell’opera comunitaria SILENT CITY per Matera 2019, diretta da James Bonas con musiche di Nigel Osborne. È autrice de LA DANZA DELL’ORICE (Juxta Press 2020) ispirata a un’opera dell’artista keniana Wangechi Mutu. L’anno scorso viene pubblicato LE STAZIONI DELLA LUNA. Attualmente lavora su The Girl whose father saw the future, riscrittura operistica di una favola ruandese creata con Dorcy Rugamba, James Bonas e Grégoire Point.
Giuseppe Massa (1978 Palermo) si forma con Claudio Collovà, Antonio Latella, Matteo Bavera e Franco Scaldati. Nel 2006 fonda insieme a Fabrizio Ferracane e Giuseppe Provinzano la compagnia SUTTA SCUPA che prende nome dal suo primo lavoro scritto e diretto. Il testo viene segnalato ai Premi Ubu, alcune scene vengono inserite da Wim Wenders in The Palermo Shooting. Alcuni suoi testi vengono messi in scena da Antonio Latella (MAMMA MAFIA scritto insieme a Federico Bellini e Sybille Meier, Schauspielhaus Colonia; KAMIKAZE NUMBER FIVE, Napoli Teatro Festival). I suoi spettacoli vengono ospitati in Francia (Théatre Malakoff Parigi, Théatre National de Strasbourg), Germania, Austria, Romania (Teatrul Bulandra Bucarest), Polonia, Grecia (Teatro Technis Atene); in diversi teatri italiani: Piccolo Teatro, Roma Europa Festival, Teatro Rasi di Ravenna, Orestiadi di Gibellina, Festival Inequilibrio, Teatro Quirino, Teatro dell’Elfo. Si segnalano: RINTRA 'U CUORI (a N. Sacco e B. Vanzetti) Festival delle Colline Torinesi 2008. CHI HA PAURA DELLE BADANTI?, prod. Unione dei Teatri d’Europa, 2012 Schauspielhaus Graz, Premio Museo Fratelli Cervi 2014 Gattatico (RE). NEL FUOCO (a Noureddine Adnane) mise en espace di Lukas Langhoff, Festival Voicing Resistance di Berlino. MIRACOLO, 2018 Primavera dei Teatri di Castrovillari. Dal 2015 cura la regia degli spettacoli della compagnia multiculturale Sutta Scupa. Nel 2019 è ospite dell’Università di Melbourne dove conduce un workshop su ANTIGONE POWER di Ubah Cristina Ali Farah. L’anno scorso dirige ANTIGONE SCREAMING che debutta al Prima Onda Fest di Palermo.
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Info: 091.328060
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