La nativita

Venerdì 29 dicembre_ore 18.00

La Natività di Gesù bambino
Sacra rappresentazione secondo la tradizione catanese dell' Opera dei Pupi 

Marionettistica Fratelli Napoli di Catania

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Copione elaborato da Fiorenzo e Alessandro Napoli sulla base de " La Cantata dei Pastori "di Andrea Perrucci e dagli antichi canovacci dell'opera dei pupi.
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Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

 

 
Venerdì 29 dicembre alle ore 18.00 al Museo delle marionette andrà in scena lo spettacolo di Opera dei pupi catanese La Natività di Gesù bambino della Marionettistica Fratelli Napoli di Catania. 
 
Nell’attesa dell’avvento del Redentore del mondo, San Giuseppe tribola per la maternità di Maria. Lo spettacolo rappresenta la peregrinatio compiuta dalla coppia divina fino alla grotta di Betlemme, in un percorso immaginato in mezzo a contadini e pastori siciliani. Ma giungervi non sarà facile. Il Maligno metterà in opera tutto il suo potere demoniaco per annientare la “bella coppia Giuseppe e Maria”. Fra gli attoniti pastori, egli, il Signore del Male, inventa un’osteria con cibo avvelenato, un torrente in piena e altri inganni, affinché Maria non partorisca. Ma finisce per essere bastonato dall’Arcangelo Michele che brandisce una spada fiammeggiante. S’era messo in testa di battere l’Onnipotenza Divina, ma ha fallito. Si trasforma infine in serpente per fermare Maria davanti la fatidica grotta e San Michele gli scompiglia le carte: l’agguato infernale diventerà il quadro dell’Immacolata Concezione. Il Demonio è vinto per sempre e i pastori sono invitati al presepe dalla Stella d’Oriente: Gesù nasce fra il bue e l’asinello, i Re Magi e Peppininu, che accoglie il bambinello con la voce ingenua dell’eterna speranza dei poveri in un mondo migliore.
 
Lo spettacolo recupera un momento di grande interesse del teatro dei pupi tradizionale: a Natale infatti il ciclo epico dei paladini veniva temporaneamente interrotto per rappresentare il dramma pastorale di Andrea Perrucci, opportunamente adattato dai pupari alle esigenze di gusto del pubblico siciliano. Il comico napoletano Razzullo veniva sostituito da Peppininu, maschera tradizionale del teatro dei pupi catanese.
 
 
La Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania viene fondata nel 1921 da don Gaetano Napoli (1877 – 1968), che già da lungo tempo era appassionato di Opera dei Pupi e frequentava i più importanti teatri della sua epoca. Collaborano prima col padre alla gestione del Teatro Etna e quasi subito ne assumono l’impresa i tre figli maschi Pippo (1912-1983), Rosario (1914-1934) e Natale (1921-1984). Il primo, abile artigiano costruttore di pupi; il secondo, fecondo e geniale pi3ore scenografo e cartellonista; il terzo, anch’egli scenografo e cartellonista, subentrato nel ruolo del fratello alla sua prematura morte avvenuta a soli diciannove anni. Nel 1945 Natale sposa Italia Chiesa, figlia di valenti attori del teatro siciliano, che diventa presto la più brava parlatrice dell’Opira catanese. Dal matrimonio di Natale e Italia nascono Gaetano, Salvatore, Giuseppe e Fiorenzo: anche loro seguiranno le vie dei pupi. Giuseppe diventa giovanissimo maestro e caposcuola nell’arte di maniare (cioè muovere) i pupi e alla morte del padre assume il ruolo di scenografo. Salvatore (scomparso l’8 Aprile 2019) è stato ideatore delle luci di scena e fonico. Gaetano presta la sua voce ai pupi. Fiorenzo è oggi uno degli ultimi autentici depositari dell’arte di costruire i pupi a Catania, parlatore e Direttore Artistico della compagnia. La Marionettistica è rimasta attiva e senza soluzione di continuità dal 1921 a oggi e continua a lavorare col mestiere storico, i pupi alti un metro e trenta e pesanti fino a trentacinque chili. 

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Info: 091.328060

www.museodellemarionette.it

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