Mercoledì 24 aprile_ore 18

Presentazione del volume

Tortuosi percorsi. Giuseppe Cocchiara negli anni della formazione (1922-1945)

Feltrinelli di Messina, via Ghibellina 32. 

 

Mercoledì 24 aprile alle ore 18 presso la Feltrinelli di Messina si terrà la presentazione del volume Tortuosi percorsi. Giuseppe Cocchiara negli anni della formazione (1922-1945)  di Alessandro D'Amato, pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino.

All'incontro parteciperà l'autore, l'antropologo Alessandro D'Amato (Ministero della cultura), l'antropologo Mauro Geraci (Università di Messina) e il Direttore del Museo Regionale "Giuseppe Cocchiara", Sergio Todesco

 

Il libro approfondisce gli anni della formazione di Giuseppe Cocchiara, non ancora sufficientemente scandagliati dalla storiografia disciplinare ma fondamentali per la comprensione del pensiero maturo dello studioso.
Se molto è stato scritto sull’attività svolta da Cocchiara tra il 1945 e il 1965, anno della sua morte, non altrettanto può dirsi del periodo precedente. Eppure, a partire dal 1922, anno d’esordio sulla scena pubblicistica, e fino al 1945, la sua vita fu caratterizzata da un susseguirsi – a tratti frenetico – di episodi ed eventi che ne forgiarono la personalità e ne instradarono il relativo percorso di studi. Gli anni della sua formazione furono senz’altro segnati da contraddizioni e passi falsi: all’interno del presente volume si è cercato, pertanto, di mettere in risalto tanto gli avanzamenti quanto i passi indietro di una figura che raggiunse la propria maturità soltanto nel secondo dopoguerra quando, ormai quarantenne, iniziò una brillante carriera di ricercatore e accademico. Il background che condusse a tale maturazione registra tuttavia una quantità notevole di dinamiche, attorno alle quali l’apporto di Cocchiara ebbe un’indiscussa centralità. Dagli anni di studio trascorsi a Firenze, dove nel 1929 fu tra gli organizzatori del I Congresso Nazionale delle tradizioni popolari, al viaggio compiuto a Oxford per formarsi alla scuola di R.R. Marett; dall’adesione alle istanze fasciste dei primi anni ’30 alla controversa esperienza di redattore per «La difesa della razza»; dall’esperienza museografica di riordinamento del ‘Museo Pitrè’ all’adesione ai principi del comparativismo di matrice evoluzionista: tutte le suddette vicende rappresentarono delle tappe di un percorso, a tratti tortuoso, che lo studioso intraprese, fino a condurlo a una maturità di pensiero e di azione.

 

Alessandro D’Amato, dottore di ricerca in Scienze antropologiche e analisi dei mutamenti culturali (Università di Napoli ‘L’Orientale’), è Funzionario demoetnoantropologo al Ministero della Cultura. La sua ricerca si orientata prevalentemente verso la storia degli studi delle discipline demoetnoantropologiche italiane nella prima metà del ‘900 e sui simbolismi animali e vegetali nell’area mediterranea. Ha pubblicato numerosi studi, sia in forma di monografia che di saggio, sulla figura e l’opera di Cocchiara. Tra le sue pubblicazioni: Giuseppe Cocchiara – Raffaele Pettazzoni. Lettere (1928-1945) (2006); Cocchiara e l’Inghilterra. Saggi di giornalismo etnografico (1930-1933) (2012); Bestiario ibleo. Miti, credenze popolari e verità scientifiche sugli animali del sud-est della Sicilia (con G. Amato, 2015); Il carrubo è l’uomo. Memoria, storia e storie attorno a un albero emblematico (con C. Blangiforti, S. La Malfa e A. Sarnari 2022).

 

CONSULTA LA SCHEDA DEL LIBRO: 

https://www.edizionimuseopasqualino.it/product/tortuosi-percorsi-giuseppe-cocchiara-negli-anni-della-formazione-1922-1945/

 

 

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