L’associazione culturale Franco Cuticchio e figlio d’arte è lieta di presentare lo spettacolo dal titolo Turi Felice che si svolgerà presso il Teatro Kemonia il 24 - 25- 26 dicembre 2022 alle ore 16.30
Lo spettacolo è in collaborazione con l'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il contributo del Ministero della cultura Servizio II Ufficio Unesco, Ministero della cultura Direzione generale Spettacolo e dell'Assessorato del turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana.
Sinossi
Nella Palermo del 1850 e nelle famiglie di tutta la città, urgevano e fremevano i preparativi per l’arrivo del Natale. Tutti ma proprio tutti, cercavano, provavano e si prodigavano per rendere tale giorno, il giorno più memorabile dell’anno; ovviamente dopo la ricorrenza della Santa Rosalia, nel cuore da sempre di tutti i palermitani. Nelle piazze delle città tra il fumo delle caldarroste, le urla del venditore di “scacciu” e i vari venditori sopra i carretti… un piccolo ragazzino, mal vestito oltre che denutrito, si aggira tra la folla con una cesta due volte più grande di lui colma di formaggi.
Denigrato e respinto perché fetido delle sue bestie, racimola il denaro possibile per portare a casa un pasto per lui e la sua cara madre Mariù,caduta in disgrazia dopo la morte dell’amato marito Ninuzzu, per la gente “u pasturi! Una notte come tutte le notti prima di quella, il piccolo Turi, nel suo trabiccolo adibito a letto, si accinge a pregare il Signore, ma dopo essere stato colpito da un fascio di luce, viene raggiunto da un angelo, il quale comunica al piccolo che le sue preghiere arrivano sempre al cuore di Dio e che egli ha in servo per lui grandi cose.
Al mattino seguente il piccolo in cammino per giungere nel suo gregge viene informato da un “tammurinaru” della giostra che i benestanti hanno organizzato contro i poveri. Come ogni anno, per dare spettacolo e sfoggio del loro benessere, beffeggiano la povera gente. Il piccolo invogliato da due uomini Virticchio e Nofrio decide di partecipare.
Il premio e dileggio messo in palio dai benestanti e un anno di pranzo a base di pasta e broccoli. Il piccolo Turi entusiasta del premio e non avendo nulla da perdere si presenta all’evento con tanto di veste, realizzata con vari scampoli di pezza donata dalle famiglie vicine al poveretto.
La giostra ha inizio e Turi da subito prova di abilità e forza. Ma i benestanti stizziti e innervositi decidono di giocare il pezzo forte, il figlio della prima guardia della città Ruggero, per il popolo detto “u Francisi!” per i modi sofisticati. I due sembrano scatenati e il prode Ruggero giocando d’inganno vince la giostra. Turi tra le risate dei nobili da una parte e le urla di disprezzo da parte dei poveri tifosi, col capo chino, sta per allontanarsi dalla piazza ma viene prontamente fermato della prima guardia l’enorme Marchese Pietro, “u Baffuni”, che alzando il volto e a gran voce ferma tutti, essendosi accorto del vile inganno del figlio. Porta Turi al cospetto del figlio dando nuovo inizio alla giostra il quale vincitore sarà proprio il piccolo pastore… Tutti tacciono! I nobili temono quasi di replicare ed il pubblico è ancora sbalordito dalla forza di quel gracile ragazzo.
A gran voce il marchese concluderà il duello infondendo in tutti il ricordo dei sacri principi della vita e ricordando i valori del lieto natale.
Compagnia Franco Cuticchio figlio d'arte.
Franco Cuticchio (Termini Imerese, 1964) appartiene ad una storica famiglia di pupari. Franco è attivo sul palcoscenico fin dall’età di cinque anni, quando intraprende il suo lungo apprendistato come vuole la tradizione: dando la voce ad un angioletto. A otto anni ottiene il ruolo di secondo oprante e inizia a seguire assiduamente il padre Girolamo (1933), suo maestro, in tutti i suoi spettacoli. Alla fine del 2019 Franco riapre le porte del teatro di famiglia, acquistato da Girolamo negli anni Ottanta del Novecento e chiuso dopo oltre dieci anni di attività. Oggi collaborano con lui i suoi due figli, Girolamo ed Helenia, e il padre Girolamo in qualità di presidente onorario dell’Associazione. Franco si dedica inoltre alla realizzazione delle strutture e delle macchine sceniche, alla scultura e all’intaglio del legno e alla costruzione delle armature dei pupi. Girolamo si occupa della pittura degli scenari e della realizzazione di nuovi copioni, di cui Franco cura la regia. Helenia realizza secondo le antiche tecniche gli abiti e gli arredamenti di scena. Le mogli di Franco e Girolamo, Francesca Basile e Lavinia Polizzotto, si occupano della programmazione e organizzazione di spettacoli. Ogni membro della famiglia si impegna nella recitazione e nella manovra.
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