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XLVI Festival di Morgana:

Teatro d’immagine del Mediterraneo

 

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Giovedì 18 Novembre _ ore 19.00

 

Opera dei Pupi Siciliani 

La morte di Don Chiaro

Compagnia Famiglia Mancuso

 

Teatro Carlo Magno

 

Il principe don Buoso, fratello gemello di don Chiaro, lascia l’Austria con il suo fedele cane Argante per portare il tributo di guerra a Parigi a sua maestà Carlo Magno, ma sulla strada del ritorno viene ucciso dal traditore Gano e dai suoi magonzesi. Il corpo di don Buoso viene ritrovato da Rinaldo e Orlando, condotti nel Bosco Magno da Argante, l’affezionato cane della vittima. Girardo dà la colpa dell’accaduto all’imperatore, e distrugge per vendetta città e villaggi. Carlo Magno reagisce assediando le terre di Girardo.      

 

Per mettere fine agli spargimenti di sangue, si affrontano Orlando e don Chiaro, in rappresentanza di Carlo Magno e Girardo e dei loro eserciti. Orlando accetta la sfida ma il suo cuore non desidera la morte di Don Chiaro. Il paladino, infatti, è consapevole della propria invulnerabilità donatagli dal cielo: chiunque gli resista, al terzo giorno perderà la vita. Durante lo scontro, Orlando svela all’amico-nemico tale sua virtù, ma don Chiaro non vuole arrendersi e muore implacabilmente colpito da Orlando.

 

Compagnia Famiglia Mancuso  

La compagnia è nata su iniziativa di Enzo Mancuso, ultimo discendente dell’omonima famiglia di pupari che diede inizio alla propria attività a Palermo nel 1928, quando il cavaliere Antonino Mancuso aprì il suo primo teatro dell'Opera dei pupi. Maestri del cavaliere Antonino furono il puparo Giovanni Pernice e il figlio Nino, che avevano un teatro nel quartiere del Borgo Vecchio, dove egli iniziò a fare l’aiutante all’età di dieci anni. Dopo il servizio militare e il successivo matrimonio, il cavaliere acquistò un mestiere completo e da allora si esibì non soltanto a Palermo, ma anche in vari paesi della provincia. A metà del secolo scorso, negli anni della crisi dell’Opera dei pupi, Antonino allestì un teatro itinerante sopra un camion per rappresentare gli spettacoli nei quartieri cittadini e nei paesi. Creò anche un armadio-teatro dove animava dei pupi più piccoli per esibirsi nelle case private. Le sedi più importanti dell’Opera dei pupi di Antonino Mancuso furono nel quartiere palermitano del Borgo Vecchio. Mancuso apportò alcune innovazioni alle armature, con elmi “alla greca” e “alla romana”. Alla realizzazione degli spettacoli partecipavano i figli Nino (papà di Enzo), Pino e Stefano.

 

Enzo è nato a Palermo nel 1974 ed è l'anima dell'attuale compagnia. Non si è fermato all'apprendimento delle tecniche della costruzione e della manovra, ma ha approfondito lo studio di antichi canovacci e perfezionato la tecnica recitativa grazie alla collaborazione con il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino che gli ha permesso di ampliare il repertorio attraverso la programmazione di cicli di spettacoli annuali ai quali partecipava attivamente il padre Nino fino agli ultimi anni della sua vita. Nel 2003 apre il suo teatro nello storico quartiere del Borgo Vecchio dove effettua spettacoli regolari per tutto l’anno. Oltre ad essere un abilissimo costruttore di pupi e operante, Enzo ha rivelato nel tempo una particolare capacità nell’arte del cunto.

 

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Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma online del XLVI FESTIVAL DI MORGANA: www.festivaldimorgana.it

È richiesto il GREEN PASS al fine di garantire la massima sicurezza all’interno dei locali adibiti agli spettacoli.

 

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Info: 091.328060

www.museodellemarionette.it

 

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