Vito Teti Musei della restanza

Webinar
Seminario permanente
Etnografie del contemporaneo
I musei della "restanza"
Il museo come strumento di partecipazione,
conoscenza, salvaguardia e promozione dei territori
Palermo 29 aprile > 28 ottobre 2021_ore17
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

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Giovedi' 6 maggio_ore 17
Vito Teti
Restanza patrimoniale

 

 

La pandemia ci impone di interrogarci su cosa significhino casa, luogo, paese, viaggiare, restare, tornare. Ha posto con urgente drammaticità – con un'immediatezza e una forza che la crisi climatica non era riuscita a imporre – l'esigenza di affermare la presenza e un nuovo senso dell'abitare, del nostro "restare" nei luoghi e nel mondo. La restanza non è da intendere come scelta di immobilità e di apatia, come atteggiamento statico o pigra attesa, ma come possibilità di camminare da fermi, di affermare nuove pratiche dell'abitare, un nuovo senso dei luoghi aperti e disponibili all'accoglienza. Restare, all'interno una diversa e problematica dinamica tra rimasti e partiti, immigrati e tornanti, può diventare occasione per arrestare una desertificazione in atto e offrire nuove opportunità di rigenerazione dei paesi, che debbono scoprire un nuovo senso dell'essere comunità conviviali, aperte e mobili. In questa prospettiva i "Musei della restanza" (come recita opportunamente e con una scelta innovativa il titolo di questa iniziativa), anche i "piccoli musei" dei luoghi considerati marginali e periferici, possono affermare non solo memoria, conoscenza della comunità che ci abita, ma anche luoghi di accoglienza, socialità, aggregazione da cui ripartire per un'etnografia e un'antropologia che partecipano alla storia e alla vita delle persone, che affermino nuove pratiche e nuove politiche per rendere abitabili e vivibili e i luoghi. Non abbiamo certezze e ricette facili, ma abbiamo il dovere di provarci, di metterci in gioco, di ribaltare l'ordine del potere, di raccoglie frammenti, schegge, reliquie, tutto "quel che resta" per cercare di rifondare e rigenerare la casa, il paese, le periferie, i margini a cui, ribaltando un vecchio paradigma, è possibile dare una nuova centralità.

Durante il seminario sarà proiettato il docufilm "Il Paese Interiore": Luca Calvetta e Massimiliano Curcio firmano il mediometraggio "Il Paese Interiore" ispirato ai testi dell'antropologo Vito Teti, narrati dalla voce di Ascanio Celestini: un viaggio poetico nell'animo di una Calabria inattesa e metafisica. 

 

Vito Teti, già ordinario di Antropologia Culturale presso l'Università della Calabria, si è occupato di storia e antropologia dell'alimentazione, di antropologia del viaggio e dell'emigrazione, di antropologia religiosa, con particolare riferimento al Mezzogiorno d'Italia e al Mediterraneo. I percorsi della costruzione identitaria, il motivo della melanconia e della nostalgia, l'antropologia dei luoghi e dell'abbandono, la storia e l'antropologia dello spopolamento e delle rigenerazione dei luoghi sono al centro della sua scrittura e delle sue numerose pubblicazioni (volumi, saggi, relazioni a Convegni, articoli su riviste e su giornali) alcune delle quali tradotte all'estero. Una particolare attenzione ha rivolto al rapporto tra antropologia e letteratura, scrittura etnografica e scrittura di "finzione", fonti di letteratura orali e fonti scritte ed è autore di scritti, saggi, iniziative, ricerche su autori come Corrado Alvaro, Francesco Perri, Mario La Cava, Fortunato Seminara, Lorenzo Calogero, Sharo Gambino, Nuto Revelli.
Ha realizzato numerosi documentari etnografici nel Sud Italia, in Calabria e in Canada per conto della Rai. E' autore di reportage fotografici, di racconti, di memoir e narrazioni in cui intreccia, in maniera originale, etnografia, storia, autobiografia, memoria orale e memoria individuale.

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I PROSSIMI APPUNTAMENTI 
 
 

GIOVEDI' 13 MAGGIO
Daniele Jalla
La Convenzione di Faro come strumento di costruzione del patrimonio locale

 

GIOVEDI' 20 MAGGIO
Pietro Clemente
I musei, tra nuove missioni e vecchie immagini

 

GIOVEDI' 27 MAGGIO
Vincenzo Padiglione
Il museo che immagino

 

GIOVEDI' 3 GIUGNO
Tavola rotonda a partire dal volume:
Musei e antropologia. Storia, esperienze, prospettive di Vito Lattanzi.
Ndiscutono con l’autore: A. Compagna, S. Ferracuti, D. Jalla,
F. Mirizzi, V. Padiglione, M. Turci.
Coordina Rosario Perricone
 
 
GIOVEDI' 10 GIUGNO
Mario Turci
Contenere l'incontenibile.
Narratività e documentalità nel Museo Ettore Guatelli
 
 
GIOVEDI' 17 GIUGNO
Ferdinando Mirizzi
Il Museo della Cultura Arbëreshe di San Paolo Albanese (Pz).
La rappresentazione di una diversità linguistica e culturale
in un'area interna del Mezzogiorno d'Italia
 
 

GIOVEDI' 24 GIUGNO
Lia Giancristofaro
Il museo della “festa dei Serpari” di Cocullo (AQ):
una "restanza" patrimoniale e collaborativa

 

GIOVEDI' 1 LUGLIO
Giovanni Kezich e Antonella Mott
Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina:
un esempio di museo contemporaneo "nel" e "con" il territorio

 

GIOVEDI' 7 OTTOBRE
Tavola rotonda a partire dal volume:
Musei e patrimonio culturale immateriale.
Verso un terzo spazio nel settore del patrimonio
Ne discutono: E. Bellato, V. Lapiccirella Zingari, C. Rosati,
E. Rossi, V. Santoro.
Coordina Rosario Perricone
 
 

GIOVEDI' 14 OTTOBRE
Alessandra Broccolini e Claudio Gnessi
Heritage frictions: partecipazione e cittadinanza attraverso
l’ecomuseo Casilino della periferia di Roma

 

GIOVEDI' 21 OTTOBRE
Grégoire Mayor
Il Museo di etnografia di Neuchâtel:
un esempio di museo contemporaneo in Svizzera

 

GIOVEDI' 28 OTTOBRE
Vincent Giovannoni
Il MUCEM di Marsiglia:
un esempio di museo contemporaneo in Francia

 
 

 

 

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