Serata 3

ERMINIO DELLA STELLA D'ORO
Ciclo di spettacoli di Opera dei pupi catanese
Marionettistica Fratelli Napoli - Catania
21>26 Marzo 2021 

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Martedì 23 marzo_ore 21
La «riconoscenza» di Erminio e Gemma
 
 
 
 
Terza serata
 
Il papa manda in Siria il capitano romano Droifet, affinché protegga i pellegrini dalle angherie dei saraceni. Nel deserto di Siria Droifet incontra la mora Agres: loro amori e concepimento di Ideo selvaggio. Droifet lascia Agres promettendo di tornare a prenderla, ma – ahimè – non potrà farlo. Arrivo dell'armata russa sotto Pechino. Muller e Artale vengono ricevuti dall'imperatore Benares di Cina, che li crea capitani generali dell'esercito del Celeste Impero. La principessa Tibet di Cina s'innamora di Muller. Gran battaglia tra Russi e Cinesi sotto Pechino: con l'arrivo di Muller e Artale si riequilibrano le forze. Furioso combattimento tra Muller e Bengaria da sconosciuti (indossano altre armature e hanno la visiera abbassata): cadono entrambi storditi. Tibet manda a Muller una lettera per un appuntamento amoroso. Il generale Ebruz trova la lettera perduta da Muller e decide di fingersi lui per rapire nottetempo Tibet e farla sua. Il principe Soranzo arresta Ebruz sul punto di far violenza a Tibet, rimanda questa in Pechino con scorta d'onore ed Ebruz cinto di pesanti catene. Benares decreta la morte per impalamento di Ebruz e invita all'esecuzione lo stato maggiore russo. Morte di Ebruz impalato nella piazza di Pechino. Benares annuncia le prossime nozze di Tibet con Muller e Rodocaus quelle di Soranzo con Bengaria. Grande sdegno di Erminio e Gemma, che si riconoscono (qui hanno le visiere alzate), ciascuno crede che l'altro gli sia stato infedele e si sfidano a duello a morte. Dopo tremendo e furioso combattimento Artale Emiliano riesce a mettere tutto in chiaro e a pacificarli. Erminio e Gemma consigliano a Rodocaus e Benares di far sposare Soranzo e Tibet e ripartono felici per l'Europa, dove si sposeranno e avranno un figlio di nome Tigreleone.
 
 

Compagnia Marionettistica Fratelli Napoli. La Marionettistica Fratelli Napoli nasce con Don Gaetano Napoli che fonda la compagnia nel 1921, quando inaugura a Catania, nel quartiere di Cibali, il Teatro Etna. Da allora e fino al 1973 la famiglia Napoli svolge un'intensa attività nei teatri popolari di quartiere, lavorando col mestiere storico, i pupi alti m.1,30 e pesanti fino a 30 - 35 chili. Le regole e le tecniche di messinscena nel tempo vengono trasmesse alle successive generazioni: prima a ai figli di don Gaetano - Pippo, Rosario e Natale - e poi a Fiorenzo, Giuseppe, Salvatore e Gaetano, figli di Natale e Italia Chiesa Napoli. Gli anni Sessanta e Settanta del Novecento tuttavia innescano una grave crisi e i Napoli lavorano per adattare l'Opira catanese alle esigenze di un pubblico nuovo, pur mantenendosi fedeli ai codici e alle regole di messinscena della tradizione. Facendo tesoro dei suggerimenti di Nino Amico, Natale Napoli escogitò nel 1973 l'idea dei "pupi piccoli" di cm. 80, che consentirono alla tradizione catanese di confrontarsi con pubblico ben più ampio e largamente composto da giovani e giovanissimi. In questi anni, alla morte del padre Natale, Fiorenzo diventa direttore artistico della compagnia e i suoi figli Davide, Dario e Marco apprendono anch'essi le regole del mestiere, assicurando la continuità alla tradizione catanese dell'Opera dei pupi. Oggi i Napoli, oltre a proporre spettacoli con recita a soggetto, rappresentano testi basati sulla tradizione degli antichi canovacci nei quali una moderna drammaturgia dell'Opera dei pupi riesce a tener conto delle regole tradizionali di messinscena. Tutti i membri della famiglia Napoli prendono parte agli spettacoli.

 

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Per Info 091.328060
 
Tutti gli spettacoli saranno fruibili, gratuitamente, in diretta streaming su:
 

 

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