FLM CAMPAGNA 2017 3

III Festival delle Letterature Migranti

Palermo, 4 - 8 ottobre 2017

 

 

Anche quest'anno il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino promuove il Festival delle Letterature Migranti, organizzato dall'omonima associazione in colaborazione con l'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari - Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino - sede operativa del Festival - e promosso dal Comune di Palermo, dall’Università e da numerose istituzioni pubbliche e private. Giunta alla terza edizione, la manifestazione si terrà a Palermo dal 4 all'8 ottobre e coinvolgerà centinaia di ospiti nell'ambito di incontri e spettacoli in decine di luoghi della città: oltre al Museo delle marionette, palazzi storici, teatri, università e scuole.

Il calendario degli eventi costituisce una sorta di guida al Contemporaneo, di canone, di cifrario per l’interpretazione del tempo convulso che stiamo vivendo: percorso da migrazioni di popoli e di culture, sconvolto da un’emergenza ambientale e da crisi e conflitti. Diverse le sezioni in cui si articola la manifestaizone: AlfabetiLost (and Found) in TranslationPalermo a PezziTerre perseMeticciatiCome stare al mondoDialoghi. Ad arricchire il programma inoltre i palinsesti dedicati alla musica, alle arti visive e al teatro e cine doc. 

Di seguito il programma degli appuntamenti previsti al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
 
 
 
Dialoghi
Mercoledì 4 ottobre_ore 17:30
In between the spaces: le scritture migranti e la scrittura come migrazione
 

Tanto la letteratura quanto gli studi linguistici e sociologici si trovano, oggi, esplicitamente coinvolti nella riscoperta di uno sguardo plurimo che traduce la polisemia dei concetti di lingue, identità, e memoria secondo un’ottica che non può che essere complessa. Da qui, la necessità di percorsi interculturali e transdisciplinari nuovi che si occupino della «migrazione» come macro-area ricca di in-between spaces e frontiere capaci di disgregare le logiche lineari dell’appartenenza etnica, religiosa, e linguistico-culturale. La collana verrà presentata da Nino Arrigo e Francesco Paolo Pinello. Modera Annalisa Bonomo.

L'incontro si inserisce nell'ambito della sezione Dialoghi. Nella letteratura possibile del quotidiano, i Dialoghi sul profondissimo cambiamento del nostro tempo costituiscono un genere essenziale. Confrontarsi sulla convivenza e l’interazione tra culture differenti, sulla formazione di una cittadinanza matura e consapevole, sulla contaminazione dei linguaggi e delle narrazioni, sulle modalità dell’informazione e sul cambiamento delle città: dei luoghi, dei punti di vista e delle rifrazioni attraverso le quali le città si costituiscono quali filtri per la decifrazione del reale. Nel fiume del cambiamento, i Dialoghi assicurano le condizioni essenziali alla comprensione del Contemporaneo: la migrazione delle conoscenze e la condivisione del giudizio.

 

Terre perse
Giovedì 5 ottobre_ore 16:30
Il lavoro e l’arte della ricerca: Antonino Buttitta
 
La conoscenza del tempo antico e dei luoghi lontani: dei riti e delle sapienze popolari, delle fiabe e dei miti. La scuola di antropologia di Palermo e le sue relazioni con lo strutturalismo francese. Il fondamento teorico della ricerca contemporanea, tra narrazioni raccolte una ad una e i testi di grandi autori. Bagheria, Palermo, la Sicilia, il Mediterraneo. Vita e opere di uno straordinario cercatore. A pochi mesi dalla scomparsa di Antonino Buttitta, il ricordo di allievi e colleghi. A discutere del suo ultimo libro, Mito. Fiaba. Rito (Sellerio) e del suo libro intervista, Orizzonti della memoria (Ernesto Di Lorenzo Editore), Gabriella D’Agostino e Paolo Fabbri e Antonino Cusumano.
 

La sezione Terre perse trae ispirazione da una citazione multipla, con la memoria alle Cere perse di Gesualdo Bufalino, e a quella tecnica di lavorazione dei metalli che procede per sottrazione; alla terra narrata da Émile Zola e Giovanni Verga, e alle terre come colori naturali, non riproducibili artificialmente: non nello spessore, nella grana, nei riflessi. Terre perse potrebbero essere, poi, certi scenari naturali che stingono come fossero dei vecchi colori: luoghi che smarriscono la loro storia e spingono alla fuga verso delle nuove storie, delle nuove identità, e in quelli, stilizzando personaggi fuori dal tempo. La sezione Terre perse dice di un rimpianto e di un esodo, di una storia e di una smemoratezza.

 

Scuole

Sabato 7 ottobre_ore 11:00
Shady Hamadi incontra gli studenti
 
Lo scrittore Shady Hamadi dialogherà con gli studenti dell'ITIS Stenio di Termini Imerese nell'ambito dell'incontro finale del percorso di alternanza scuola-lavoro. 

Shady Hamadi (Milano, 1988) è uno scrittore italiano, blogger de “Il Fatto Quotidiano”. Impossibilitato ad entrare in Siria fino al 1997, per l’esilio del padre siriano, si oppone al regime e diventa un attivista per i diritti umani e una tra le principali figure di riferimento dell’opposizione in Italia. Scrive diversi libri e partecipa a numerosi dibattiti e trasmissioni televisive e radiofoniche, portando avanti con passione la sua lotta contro l’indifferenza alla guerra e al dramma siriano.

 

 

Per il programma completo del II Festival delle Letterature Migranti è possibile consultare il sito www.festivaletteraturemigranti.it

 

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