Astratti Furori Siciliani-F.lli Napoli-Teatro Machiavelli 18-06-17-Foto E. Sarpietro 2 preview 
XLII FESTIVAL DI MORGANA
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Sabato 11 novembre _ore 19.00
Domenica 12 novembre_ore 18.00
Astratti furori siciliani
Riduzione e libero adattamento per pupi catanesi
da Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini
Compagnia Marionettistica F.lli Napoli
Ex Chiesa di San Mattia dei Crociferi
 

 

 

Di Alessandro e Fiorenzo Napoli
Riduzione e libero adattamento per pupi catanesi
da Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini
Con Fiorenzo Napoli, Davide Napoli, Turi Costa, Agnese Torrisi Napoli, Giuseppe Napoli, Marco Napoli, Alessandro Napoli, Salvatore Napoli, Dario Napoli, Giacomo Anastasi    
 
 
Al Poeta Ignazio Buttitta, che negli anni dell’antifascismo fu grande amico di Vittorini, e al figlio suo Antropologo Antonino, il quale con infinita passione ha studiato forme e motivi, simboli e significati dell’arte popolare siciliana, vogliamo oggi dedicare questa serata. 
Alessandro Napoli, in occasione del Festival di Morgana
          

Quali i motivi che ci hanno spinto a questa messinscena di Conversazione in Sicilia “contaminata” dagli interventi dei nostri eroi paladini? Essenzialmente, il motivo del “mondo offeso” e le forme mitico-simboliche del romanzo, che trascendono le contingenze immediate per comunicare un messaggio universale. I personaggi di Conversazione in Sicilia palesano una perfetta corrispondenza con molti personaggi dell’opera dei pupi e, come loro, aspirano a un ordine del mondo più giusto. Silvestro, che ritorna in Sicilia in preda ad astratti furori per ritrovare sé stesso, è come Guerrin Meschino, l’eroe “cercatore” dell’opira, il quale lascia Costantinopoli per conoscere la sua origine. L’arrotino Calogero, il sellaio Ezechiele, il panniere Porfirio e l’oste Colombo, che nel romanzo incarnano quattro diverse modalità di rapportarsi col potere (nella contingenza del 1938 la dittatura fascista e la sua adesione alla guerra civile spagnola), ripropongono tutta intera la dialettica dei rapporti tra il ribelle Rinaldo, il conciliante Orlando, l’ottuso Carlo Magno e il traditore Gano di Magonza. In altre parole, sia il romanzo di Vittorini, sia i personaggi dell’opera dei pupi raccontano (ciascuno nel suo specifico linguaggio) una storia che intende riflettere sul mondo offeso e sulla necessità di ristabilirvi ordine e giustizia. Abbiamo voluto far incontrare questi personaggi (forse facendo “cozzare” fra loro i registri linguistici in cui rispettivamente si esprimono), immaginando che i nostri pupi assistano a una messinscena di Conversazione e intervengano durante lo spettacolo, facendo ciò che faceva il pubblico tradizionale dell’opira durante le rappresentazioni. A far da medium tra i due mondi, ovviamente non poteva che essere Peppininu, la maschera tradizionale dell’opira catanese.  

 

La Compagnia Marionettistica F.lli Napoli rappresenta l’antica e famosa tradizione dell’opera dei pupi catanese. Don Gaetano Napoli fondò la compagnia nel 1921, affidandola successivamente ai tre figli Pippo, Rosario e Natale. I Napoli, oltre a proporre spettacoli con recita a soggetto, rappresentano testi basati sulla tradizione degli antichi canovacci nei quali una moderna drammaturgia dell’Opera dei Pupi riesce a tener conto delle regole tradizionali di messinscena. Sulla base di codici tramandati da padre in figlio, il sentimento si fa gesto, comunicazione, arte. Le scene, le armature, i costumi, i suoni e quella “improvvisazione”, che non è mancanza di preparazione, bensì essenziale momento artistico, contribuiscono ulteriormente alla creazione del rapporto pubblico - attore e della particolare “magia” teatrale, che sono caratteristiche fondamentali dell’Opera dei Pupi.

 

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
L'ingresso in sala sarà consentito a partire da 1h prima dell'inizio dello spettacolo.
Info: 091.328060
 
 
 

 

 

 

 

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