carinda

 

 

Venerdì 6 novembre ore 18.30

PRESENTAZIONE APPLICAZIONE

#CARINDA A.R.

Pupi in ambiente di Realtà Aumentata

Le visite per provare la realtà aumentata

si protrarranno fino alle 22.00

 

 Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

 

 

A quarant’anni dalla prima edizione del Festival di Morgana, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino segna una tappa significativa nel percorso di innovazione tecnologica delle modalità di fruizione del suo patrimonio presentando il progetto #CARINDA Augmented Reality.


Isshiza foto - Copia

 

 

Martedì 3 e mercoledì 4 novembre 21.15

TEATRO DI FIGURA

Ito ayatsuri ningyō shibai

Compagnia Ito Ayatsuri Ningyō Isshiza (Giappone)

Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

 

 

La Compagnia giapponese Ito Ayatsuri Ningyō Isshiza propone uno spettacolo-manifesto che prende spunto dallo spettacolo Arutō 24jikan (Artaud 24 ore) messo in scena per la prima volta nel settembre 2011 dopo il triplice disastro del terremoto, dello tsunami e dell’esplosione della centrale di Fukushima. Lo spettacolo si fondava sulla sinergia tra teatro “umano”, sotto la regia di Akuta Masahiko, e teatro delle marionette, diretto da Yūki Ishii, integrando tecniche performative disparate che spaziavano dall’angura alla danza butō, alla pratica di autoimpiccagione di Kubikukuri Takuzō, alla musica alternativa, alla video art, alla recitazione sperimentale.

A partire da questa esperienza, l’evento programmato nella XL edizione del Festival di Morgana presenterà lo ito ayatsuri ningyō shibai – spesso offuscato dal più noto e diffuso teatro delle marionette bunraku (o ningyō jōruri) – del quale Yūki Isshi, erede della tradizione di Yūki Magosaburō che nel 1635 fonda il Yūkiza, è magistrale interprete. Non solo un’occasione per far conoscere una straordinaria tradizione teatrale – che rispetto al bunraku utilizza marionette agite a terra attraverso tiri esterni operati a vista da un unico manipolatore – ma per vederla declinata all’interno di una proposta scenica visionaria, radicale e potente al limite della dissacrazione, nutrita dalla linfa sperimentale e underground del poliedrico e scomodo regista e attore.

 


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