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CALL FOR PAPERS

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Conferenza internazionale

Musica di strada e tradizioni narrative

23-26 maggio 2017

Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

English version below

 

 

La “musica di strada” contiene molteplici tipologie di eventi che si sono andate sviluppando nel corso della storia. Nel Medioevo suonatori e cantori partecipano alle forme dello spettacolo popolare, iniziando a fissare stili e tecniche di performance, in parte ereditate dalla tradizione classica di aedi e rapsodi, che perdurano adattando forme, strumenti e tematiche al mutare dei tempi. L’uso di strumenti a corda per accompagnare il canto si può considerare un tratto costante e solo verso la fine dell’Ottocento i cantori ambulanti introducono l’uso di organetti e fisarmoniche. Altri elementi che hanno contribuito all’evoluzione del canto narrativo “per via” sono l’introduzione della stampa, che ha permesso la creazione di un mercato popolare dei “fogli volanti” e dei libretti con la riproduzione dei testi poetici, e successivamente l’invenzione dei sistemi di riproduzione del suono, che hanno costituito per i cantastorie una ulteriore prospettiva di guadagno mediante la vendita di dischi in vinile, audiocassette e compact disc. Altre forme di musica di strada a carattere narrativo riguardano i canti e le danze che in varie regioni sono tuttora eseguite in occasione di celebrazioni religiose, per il Carnevale o nei passaggi stagionali (Capodanno, Primavera ecc.). Si delinea così un ampio repertorio di pantomime e di forme drammatico-musicali basate su canti, musiche strumentali e parti recitate. A questi ambiti di indagine si correlano inoltre i cortei di carattere politico-sociale in cui il canto e i suoni pure svolgono funzioni primarie sul piano simbolico e in ordine all’aggregazione comunitaria. Così come acquistano oggi sempre maggiore incidenza le azioni di musicisti, cantori e in genere performers che scelgono la “piazza virtuale” garantita dai social networks per comunicare con il proprio pubblico. In questa prospettiva, la “musica di strada” delinea quindi un panorama straordinariamente ricco e variegato, tanto in una prospettiva storica quanto in relazione alla contemporaneità. Ai fini del nostro incontro si possono pertanto individuare alcuni temi:

I cantastorie fra tradizione e modernità
Il mercato dei canti narrativi dai fogli volanti ai compact disc
Forme drammatico-musicali e pantomime di carattere sacro
Forme drammatico-musicali e pantomime di carattere profano
La dimensione musicale-sonora dei cortei urbani
Performances musicali, pratiche narrative e mercato MP3 sulla “piazza virtuale” Il revival delle narrazioni in musica

Come consueto nelle iniziative congressuali promosse dalla Kommission für Volksdichtung è possibile proporre relazioni riguardanti il canto popolare e folklorico anche su argomenti non inerenti al tema generale indicato, che verranno eventualmente accorpate in una apposita sessione. Le lingue ufficiali del Convegno saranno italiano, inglese, francese e tedesco.

 

Comitato organizzatore: Sergio Bonanzinga, Professore di Etnomusicologia, Università di Palermo (Dipartimento Culture e Società); Luisa Del Giudice, Ph.D. studiosa indipendente (Los Angeles), è stata tra l’altro presidente della Kommission für Volksdichtung e fondatrice dell’Italian Oral History Institute; Tom McKean, attuale presidente della Kommission für Volksdichtung, direttore dell’Elphinstone Institute; Rosario Perricone, Direttore del Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino” (Palermo).

Escursioni opzionali: sabato 27 maggio è prevista una visita alla Valle dei templi e al Museo Archeologico di Agrigento. Domenica 28 maggio è prevista una visita al paese di Casteltermini (provincia di Agrigento) per assistere alla festa della Santa Croce, caratterizzata dalla esecuzione della “danza armata” del Tataratà.

Proposte: inviare entro il 15 gennaio il titolo della relazione corredato da abstract (massimo 250 parole) e breve curriculum a:
– Sergio Bonanzinga sergio.bonanzinga@unipa.it
– Luisa Del Giudice luisadg@humnet.ucla.edu

– Kommission für Volksdichtung (KfV) http://www.kfvweb.org/

 

The Kommission für Volksdichtung (KfV). Si tratta di un’associazione internazionale che nasce nel 1966 a Friburgo (Germania) nell’ambito della Société Internationale d’Ethnologie et Folklore (SIEF) allo scopo di studiare vari generi del canto folklorico e popolare. Dal 2005 diviene una associazione autonoma, stabilendo tre lingue ufficiali – inglese, francese e tedesco – per la conduzione delle proprie attività (bollettini, pubbli- cazioni, conferenze ecc.). La Commissione è attualmente ospitata presso l’Elphinstone Institute di Aberdeen (Scozia) diretto da Tom McKean, che svolge anche la funzione di Presidente della KfV. Accademici, performers e appassionati si confrontano da cinquant’anni su un’ampia varietà di temi: dalle prospettive teoriche e storiche generali alle questioni identitarie legate al “genere” o ai “nazio- nalismi”, dalle questioni relative alla perfomance di tradizione orale ai metodi informatici di classificazione e analisi, e molto altro. Vengono inoltre organizzati incontri di studio che in passato si sono tenuti nelle seguenti località: Friburgo (Germania 1966), Cikhaj (ex-Cecoslovacchia 1969), Utstein (Norvegia 1970), Parigi (Francia 1971), Skofja Loka (ex-Yugoslavia 1972), Helsinki (Finlandia 1974), Beukelen (Olanda 1975), Copenhagen (Danimarca 1976), Esztergom (Ungheria 1978), Edinburgo (Scozia 1979), Jannina (Grecia 1980), Alden Biesen (Belgio 1981), Sheffield (Inghilterra 1982), Monte Sant’Angelo-Bari (Italia 1983), Dublino (Irlanda 1985), Creta (1986), Zagabria (ex-Yugoslavia 1987), Quebec (Canada 1988), Friburgo (Germania 1989), Bergen (Norvegia 1990), Stocccolma (Svezia 1991), Belfast (Irlanda del Nord 1992), Los Angeles (USA 1993), Torshaven (Isole Faroe 1994), Mellac (Francia 1995), Swansea (Galles 1996), Gozd Martuljek (Slovenia 1997), Hildesheim (Germania 1998), Aberdeen (Scozia 1999), Bucarest (Romania 2000), Budapest (Ungheria 2001), Fiandre (Belgio 2002), Austin (USA 2003), Riga (Lettonia 2004), Kiev (Ucraina 2005), Friburgo (Germania 2006), Balmacara (Scozia 2007), Cardiff (Galles 2008), Minsk (Bielorussia 2009), Amsterdam/Terschelling (Olanda, 2010), Faro (Portogallo 2011), Akyaka (Turchia 2012), Stellenbosch (Sud Africa 2013), Pécs (Ungheria 2014), Pristina (Kosovo 2015), Limerick (Irlanda 2016). L’incontro che si terrà a Palermo nel 2017 (23-26 maggio) sarà pertanto il secondo a essere organizzato in Italia nell’arco di mezzo secolo di attività della KfV.

 

 

CALL FOR PAPERS

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International conference

Street Music and Narrative Traditions

23-26 May 2017

Antonio Pasqualino International Puppet Museum of Palermo (Italy)

 

“Street music” refers to a multitude of event typologies evolving in time. During the Middle Ages, musicians and singers participated in forms of popular drama and began to formulate styles and techniques of performance in part derived from the ancient tradition of aoidoi and rhapsodes, persisting through adapted forms, instruments, and themes proper to the times. The use of stringed instruments to accompany song may be considered a constant fea- ture over the centuries. Only toward the end of the 19th Century do itinerant singers introduce button accordions and accordions. Other elements which contributed to the evolution of street performed narrative song are the introduction of printed song sheets, enhancing income through the market sale of broadsides and chapbooks reproducing song texts, and later by the invention of systems of sound reproduction which represented for street performers or cantastorie (song singers) an added means of income via the sale of vinyl discs, audiocassettes, and compact discs. Other forms of narrative street music regard songs and dances which in various regions persist on the occasion of religious celebration, Carnival, or seasonal ritual (i.e., New Year, May Day)—thus delineating a repertoire of dramatized musical forms embracing song, instrumental music, and recitation. Correlating with such themes are social and political actions where song and sound provide a primary function on symbolic and communal planes. And increasingly today musicians, singers, and performers in general, are assured a means of communication with their audiences and heighened impact thanks to the “virtual public square” of social networks. In such a perspective “street music” may refer to a rich and varied range of historical and contemporary forms.

Suggested topics include:

Street performance between tradition and modernity The marketplace: from broadsides to CDs
Sacred dramatic and musical genres
Profane dramatic and musical genres

The music and soundscapes of urban political action
Musical and narrative performance and MP3s on the “virtual public square” The revival of musical narrative

Please note that a proposal regarding any topic relating to folk and popular song NOT specifically conference-related, may also be made. The official languages of the Conference will be English, Italian, French, and German.

 

Conference’s organizing committee: Sergio Bonanzinga, Professor of Ethnomusicology, University of Palermo (Department of Culture and Societies); Luisa Del Giudice, Ph.D. independent scholar (Los Angeles), past president of the Kommission für Volksdichtung (KfV), Founder-Director of the Italian Oral History Institute; Tom McKean, current president of the KfV, Director of the Elphinstone Institute; Rosario Perricone, Director, International Puppet Museum “Antonio Pasqualino” (Palermo).

Optional Excursions: Saturday 27, visit to the Valley of the Temples and Archeological Museum of Agrigento. Sunday 28, trip to watch the Saint Cross feast in Casteltermini (near Agrigento), with the street performance of the sword-dance called Tataratà.

Submission: Send a title with abstract (maximum 250 words) and brief bio-bibliography to Conference organizers (dead line January 15th):
Sergio Bonanzinga: sergio.bonanzinga@unipa.it
Luisa Del Giudice: luisadg@humnet.ucla.edu

The Kommission für Volksdichtung (KfV): http://www.kfvweb.org/

 

Attachments:
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